Nella mattinata di ieri, giovedì 24 marzo, il presidente della Provincia Federico Binatti con i consiglieri Rosa Maria Monfrinoli e Arduino Pasquini, rispettivamente delegati all’Ambiente e Risorse idriche e alla Protezione civile, hanno incontrato a palazzo Natta l’amministratore delegato di Acqua Novara Vco Daniele Barbone e i dirigenti operativi dell’azienda. Sul tappeto la questione legata al periodo di siccità prolungata, rispetto al quale i vertici provinciali avevano lanciato negli scorsi giorni <<un appello ai cittadini per un utilizzo oculato e responsabile delle risorse idriche e, in particolare, dell’acqua potabile>>.
Dopo oltre cento giorni di assenza di precipitazioni di rilievo, <<il problema va precauzionalmente gestito per mitigare eventuali effetti negativi in futuro. In provincia di Novara – spiegano il presidente, i consiglieri e l’ad di Acqua Novara Vco – la situazione, a differenza del Verbano-Cusio-Ossola, è ancora sotto controllo, ma abbiamo ritenuto comunque necessario avviare un tavolo di concertazione per valutare, insieme con l’autorità d’ambito ATO1 e la Protezione civile, una serie di azioni preventive per mitigare gli effetti di un’effettiva emergenza idrica, che richiederà, nel caso, il coinvolgimento nella gestione di altri soggetti istituzionali del territorio>>.
Acqua Novara Vco ha individuato <<tre fasce di Comuni: la Fascia 1 è quella nella quale rientrano i Comuni già in emergenza e per i quali l’ erogazione idrica avviene attraverso sistemi sostitutivi. A oggi – precisa l’ad Barbone – in provincia di Novara nessun Ente rientra in questa classificazione. I Comuni in Fascia 2 sono quelli che rischiano di rientrare in Fascia 1: questi sono oggetto di costanti monitoraggi e aggiornamenti settimanali e, al momento, nel Novarese vi rientra il solo Comune di Invorio. Abbiamo infine i Comuni in Fascia 3, che sono quelli nei quali è stato registrato un abbassamento dei livelli di falda e che, se la situazione perdurasse, potrebbero essere inseriti in Fascia 2: sono diversi nel Borgomarese i Comuni che corrono questo rischio>>.
A fronte di questo quadro, <<la Provincia – annunciano il presidente e i consiglieri – avvierà una mappatura dei pozzi presenti sul territorio che non sono ancora stati utilizzati da Acqua Novara Vco e che, in caso di necessità, potrebbero essere inseriti nel circuito di approvvigionamento idrico. Congiuntamente provvederemo anche a una mappatura delle cosiddette “utenze sensibili”, come ospedali e Rsa presenti nei Comuni delle Fasce 2 e 3: questo per essere eventualmente pronti a fornire acqua in modalità alternativa alla rete con l’utilizzo di autobotti, stoccaggi in loco, sacchetti>>.
Contemporaneamente e in maniera congiunta sarà predisposto <<materiale informativo da distribuire a tutti i Comuni del territorio, con l’obiettivo di suggerire buone pratiche che rendano i cittadini sempre più responsabili rispetto alla gestione dell’acqua in quello attuale come in tutti i periodi di siccità. Nelle prossime settimane e con scadenze già fissate – annunciano a conclusione il presidente, i consiglieri e l’ad di Acqua Novara Vco – ci riuniremo per aggiornarci rispetto ai dati e alle azioni già intraprese>>.