di Alessio Marrari
Negli ultimi decenni, la pratica della lettura è andata incontro a un declino significativo, una tendenza che preoccupa educatori, genitori e studiosi di tutto il mondo. Mentre una volta leggere era considerato un passatempo privilegiato e un mezzo fondamentale per l’acquisizione di conoscenze, oggi sembra essere stato sostituito da altre forme di intrattenimento e informazione. Ma cosa ha portato a questo cambiamento? E quali sono le sue implicazioni? L’Avvento della tecnologia digitale rappresenta uno dei principali fattori che ha contribuito alla diminuzione della lettura. L’accesso a Internet e la diffusione dei dispositivi mobili hanno reso disponibili una quantità infinita di contenuti audiovisivi, facilmente fruibili e spesso più immediati rispetto ai testi scritti. Social media, video su YouTube, piattaforme di streaming come Netflix e podcast offrono alternative che richiedono meno sforzo cognitivo e promettono gratificazione istantanea. Il Sovraccarico di Informazioni, quindi la disponibilità di informazioni, ha portato a un sovraccarico di notizie. Gli individui sono bombardati da news, aggiornamenti e notifiche in tempo reale, il che può ridurre la capacità e la volontà di concentrarsi su attività che richiedono più tempo e impegno, come la lettura di un libro. La continua esposizione a brevi frammenti di informazioni ha reso più difficile mantenere l’attenzione su testi più lunghi e complessi. I cambiamenti nelle abitudini sociali e culturali nel lavoro sono divenuti frenetici all’esasperazione, lasciando meno tempo libero per la lettura. Inoltre, l’educazione e i sistemi scolastici in alcuni paesi non promuovono sufficientemente l’amore per i libri, concentrandosi invece su programmi e test standardizzati. Questo può ridurre la lettura a un’attività obbligatoria piuttosto che a un piacere. I giovani sono particolarmente influenzati da questi cambiamenti. Crescendo in un mondo digitale, molti bambini e adolescenti preferiscono passare il loro tempo libero su schermi piuttosto che con i libri. La lettura richiede pazienza e concentrazione, qualità che possono essere meno sviluppate in un’era dominata dall’immediatezza. Ma a che conseguenze si va incontro? La lettura è fondamentale per lo sviluppo delle capacità cognitive, come la comprensione del testo, l’espansione del vocabolario e la capacità di pensiero critico. Senza praticarla regolarmente, queste abilità possono deteriorarsi, influenzando negativamente il rendimento scolastico e la capacità di apprendimento continuo. Inoltre, la lettura di libri di narrativa e saggistica favorisce l’empatia e la comprensione delle diverse prospettive culturali e sociali. Tale impoverimento può quindi contribuire a una società meno empatica e meno flessibile. Al fine di invertire questa tendenza, è necessario adottare un approccio multifacetico. Le scuole devono promuovere l’utilizzo dei libri non solo come un obbligo accademico, ma anche come un’attività piacevole e arricchente. Le biblioteche e le comunità possono organizzare eventi e club di lettura per incentivare la socializzazione attraverso l’uso della “carta”. Infine, i genitori devono dare l’esempio leggendo essi stessi ed incoraggiando i figli a scoprire il piacere della cara e vecchia abitudine a leggere. Un altro campanello d’allarme, spesso diffuso da psicologi e psicoterapeuti anche sui social network riguarda la il fenomeno relativo alla perdita della concentrazione e della pazienza, ultimamente molto frequente nei giovani, ma anche negli adulti. La lettura richiede concentrazione e pazienza, qualità che sono meno sviluppate in un’era dominata dalla gratificazione immediata offerta dai media digitali. La capacità di concentrarsi su compiti complessi e di lunga durata è essenziale non solo per il successo accademico, ma anche per molte attività professionali e personali. Pur riconoscendo i benefici della tecnologia digitale, è chiaro che il declino dell’abitudine alla lettura porta con sé una serie di conseguenze negative significative. La lettura tradizionale offre vantaggi unici che non possono essere completamente sostituiti dai nuovi media. Pertanto, è importante trovare un equilibrio, promuovendo l’uso del libro come un’attività complementare alle nuove forme di apprendimento e intrattenimento. In questo modo, possiamo preservare i benefici emotivi parallelamente alle opportunità offerte dalla tecnologia digitale.