Speciale Red Canzian che, a Novara, ha presentato il suo libro: “Ho visto sessanta volte fiorire il Calicanto.” Intervista e servizio.

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di Valentina Pavese

Presentazione Canzian - Foto Piantanida (5)

Presentazione Canzian – Foto Piantanida (5)

NOVARA – Sabato pomeriggio presso la libreria IBS di corso Italia si è svolto l’incontro con Red Canzian, giunto nella nostra città per presentare la sua autobiografia “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto – La mia vita, i miei sogni”, dove per la prima volta ci racconta tutto si sé, dalla sua infanzia fino ad oggi.

Red ha intrattenuto il pubblico molto numeroso con battute esilaranti, narrando in modo molto ironico le vicende della sua vita, il tutto unito ad una grande umanità che di sicuro è l’arma segreta del suo successo. È stato un pomeriggio molto piacevole, un incontro tra amici, dove Red senza nessun fronzolo si è raccontato sotto la guida di Maria Paola Arbeia giornalista di La Stampa che moderava l’evento.

Con la sua estrema simpatia ha approfittato di varie vicende della sua vita per far divertire i presenti con imitazioni, barzellette e raccontare tutto il libro, anche attraverso immagini dell’epoca, evidenziandone l’aspetto buffo.

Red ha iniziato il suo racconto da quando è nato in una serata molto fredda, il 30 novembre del 1951. Ha rievocato l’immagine di suo papà che cercava in ogni modo di riscaldare quella stanza dove lui stava nascendo con l’aiuto di una levatrice. Ha approfittato per ricordare che la sua era un’unità immobiliare molto povera, di due sole stanze: una per vivere e mangiare, l’altra per dormire. Queste due stanze facevano però parte di una grossa Villa del Settecento con tanto di parco che nel dopo-guerra il comune frazionò in piccoli appartamenti da dare in affitto alle famiglie più povere del paese e Red ci fa capire che, nonostante la sua famiglia era tra quelle, lui era comunque un bambino felice e la sua fantasia poteva galoppare mentre giocava o nel parco o nei grandi saloni affrescati che erano all’interno della villa.

Nelle sue parole emergeva il racconto di un’Italia povera, di provincia, molte semplice ma felice. Tra i suoi aneddoti non poteva mancare la figura importante del paese ovvero la postina. Tra una risata e l’altra ha raccontato di come venivano sparse le notizie che a fine giornata ormai erano diventate enormi e piene di dettagli. Ha anche accennato di quando da piccolino andava a “sgallettare” i bachi da seta e per premio riceveva una tazza di vino Clinton.

Nei suoi occhi c’era una luce che faceva capire a chi aveva di fronte l’incanto di quei giorni, di come sono stati importanti per lui, per la formazione del suo carattere, infatti accenna al fatto che il suo il carattere testardo e combattivo per proteggere e realizzare i suoi sogni deriva dall’aver visto troppe volte infrangersi quelli di suo papà.

E così, tra un ricordo e l’altro, tra una risata e l’altra (passando per il mitico costume da bagno di lana) arriva a parlarci del suo incontro con la musica, della sua innata passione per il canto e il palcoscenico, tanto che già da ragazzino vincendo un festival per giovani cantanti pensò subito che quello doveva essere il suo lavoro, non come per il secondo arrivato che cantava per hobby. Per lui era qualcosa di più, sentiva che non era solo un divertimento. Il festival era presentato da Pippo Baudo e Red non ha perso l’occasione per imitarlo nella famosa battuta “questo l’ho scoperto io”.

Ha narrato delle due stagioni a Jesolo con il suo primo gruppo, i Prototipi, e anche in questo caso non sono mancati i momenti esilaranti mentre spiegava delle loro peripezie per riportare in auge locali che erano ormai in declino… e ce l’hanno fatta!

Si intuisce che già da adolescente era portato anche per le pubbliche relazioni ed era già un grande comunicatore e sapeva come attirare folle di persone ai suoi spettacoli.

Il successo cresceva e fu così che nel 1969 inaugurò il New Time, ovvero il Piper di Treviso, un locale modernissimo costruito proprio per loro. Fu lì che conobbero un impresario, Pino Massara, che decise di far firmare a loro un contratto e fargli incidere il loro primo 45 giri. Anche qui non sono mancate le risate mentre Red ci raccontava come da Bruno divenne definitivamente per tutti Red.

Per essere credibile come rock star inoltre doveva adeguare il suo look a quello dei veri professionisti e divertendosi ancora ha illustrato le sue peripezie per trovare i nuovi abiti e l’ilarità che questi scatenavano nei suoi concittadini.

Tra una sua battuta e l’altra, con il pubblico che spesso scoppiava a ridere come succede tra amici mentre si ricordano gli anni trascorsi, si arriva così ai Pooh, ai suoi viaggi per il mondo, alla sua famiglia punto di riferimento molto importante per lui.  E ancora la sua passione per i bonsai, la pittura, la natura in genere, la pesca, passione però abbandonata quando decise di diventare vegano e non nutrirsi più con alimenti di origine animale.

Infine Red ha invitato il pubblico alla tournée estiva con i Pooh che partirà a luglio e ha annunciato che “Opera Seconda” continuerà ancora nei teatri quest’inverno.

Il  pomeriggio si è rivelato molto divertente, un incontro incentrato sulla simpatia e anche su un rapporto che pareva d’amicizia tra Red e i presenti, scoprendo una persona famosa che non si scorda però di essere un uomo, con i suoi sogni e le sue passioni che da sempre lo spingono a nuovi incredibili progetti. Si è confermato un bravissimo comunicatore, il suo sorriso ha scaldato il cuore dei presenti e con una sana auto-ironia ha raccontato vicende di vita vera, quella vita che l’ha portato ad essere la persona semplice e amata dai suoi fan, mai dimenticando i veri valori della vita.

Gli episodi che ho qui ricordato sono solo un paio tra tutti quelli contenuti nel libro, quindi non rimane che invitare tutti i curiosi che ancora non l’hanno letto a scoprire “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto – La mia vita, i miei sogni”, un’autobiografia appassionante, mai noiosa, sempre vera, resa ancora più avvincete dalla presentazione di Red sabato scorso nell’affollata libreria IBS con  pubblico attentissimo, molto divertito e incuriosito.

Si ringrazia Red Canzian e la moglie Beatrice per la loro disponibilità e gentilezza, Cinzia Danelli titolare di Bianca Volta per l’organizzazione dell’evento, la libreria IBS di corso Italia  – Novara, l’assessore alla cultura della Provincia di Novara Alessandro Canelli, la Provincia  di Novara per la concessione del patrocinio dell’evento, il consigliere comunale Isabella Arnoldi e lo staff di cittadinovara.com.