Terza sconfitta per il Novara ed ultimo posto solitario in classifica. E sabato sera ci sarà il derby con la Pro Vercelli

Condividi sulla tua pagina social

by Simone Balocco

Logo Novara CalcioSeconda sconfitta consecutiva (la terza stagionale) per il Novara. La squadra di mister Marco Baroni perde anche a Terni contro le “fere”: nelle nove partite giocate finora al “Liberati”, gli azzurri hanno pareggiato solo tre volte e perso in tutte le altre occasioni. E anche ieri pomeriggio, nonostante le belle occasioni create, la squadra novarese è tornata in Piemonte con zero punti.

Rispetto alla partita contro il Como di lunedì sera, il Novara ha giocato con un altro piglio: più incisivo in mezzo al campo, con più fosforo e più grinta nell’”undici” di partenza. Ma nel calcio se non si segna, prima o poi l’avversario ti castiga. E anche ieri in terra ternana, il leit motif non è cambiato: nove tiri in porta per il Novara, tre per la Ternana, 2 a 0 per i padroni di casa e Novara ultimo in classifica, sorpassato proprio dalle “fere” che fino a ieri avevano racimolato un solo punto contro il Cagliari.

La sconfitta è molto pesante, non solo ai fini della classifica, ma perché mette in bilico la posizione del mister azzurro: sesta partita di campionato, sesta formazione diversa con un modulo che continua a non cambiare e tutta la piazza arrabbiata con l’ex tecnico del Pescara. Molti supporter hanno chiesto la “testa” dell’allenatore nella serata di ieri, ma la società (con in cima il direttore sportivo Teti, intervistato nella mix zone) sembra intenzionata a continuare con Baroni, almeno fino al prossimo match. La prossima partita, tra l’altro, è quella più attesa di tutta la stagione da parte della tifoseria: la trasferta di Vercelli, in anticipo serale.

Ma se Atene (Novara) piange, Sparta (Pro Vercelli) non ride: la compagine bicciolana ieri ha perso in trasferta a Chiavari contro la Virtus Entella, raccogliendo la terza sconfitta consecutiva, facendo precipitare le bianche casacche nei bassifondi della classifica e facendo traballare la panchina di mister Cristiano Scazzola. Al netto della penalizzazione, Novara e Pro Vercelli hanno cinque punti in classifica: sarà un derby molto teso per entrambe le squadre.

Nel frattempo, a Novara, da mercoledì, si è mossa la macchina organizzatrice per organizzare la trasferta e si pensa (e si spera) che siano in tanti a “varcare” il Sesia per assiepare gli spalti del “Piola” vercellese.

Tornando alla partita di ieri, si è celebrata la festa per i novant’anni del sodalizio rosso-verde che ha il Novara “nel cuore”: il 18 giugno 1972, battendo (ancora una volta gli azzurri) 3 a 1, le “fere” hanno conquistato la prima promozione in Serie A della loro storia.

Marco Baroni ha schierato David da Costa in porta; linea difensiva a quattro con Marco Davide Faraoni e Maurizio dell’Orco ai lati ed in mezzo il ritorno da titolare di Magnus Troest, coadiuvato da Fabrizio Poli; centrocampo nuovo con l’ex Nicholas Viola supportato da Francesco Signori e Federico Casarini, al debutto da titolare in maglia novarese; davanti il tridente GonzalezGalabinovRodriguez. Il tecnico umbro Breda, che ha preso il posto del dimissionario Domenico Toscano, invece ha puntato su un 4-2-3-1 con Mazzoni tra i pali; difesa con Vitale, Zanon, Masi e Gonzalez; in linea mediana Zampa e Signorelli; unica punta Avenatti con dietro Furlan, Belloni e Ceravolo. Arbitro dell’incontro è stato il signor Luigi Nasca della sezione AIA barese. Da Novara sono giunti circa una cinquantina di tifosi azzurri.

Il primo tempo è tutto, interamente, di marca Novara: sono bene cinque le occasioni che hanno sui piedi di ragazzi di Baroni per passare in vantaggio, ma la troppa foga e la troppa imprecisione hanno reso però “immacolata” la porta difesa da Mazzoni. I padroni di casa si fanno vedere in avanti con Ceravolo, ma da Costa si è fatto trovare sempre pronto e reattivo.

Peggiore in campo in casa Novara senza dubbio Roberto Rodriguez. Lo svizzero ha avuto tra i piedi due ghiotte occasioni: al 6′, su assist “da sotto” di Gonzalez che scavalca portiere e difensore ternano, il numero 34 è praticamente a porta vuota ma il suo tiro finisce altissimo sopra la traversa; al 34′ la sua girata al volo in area, su assist perfetto di Casarini, vede un Mazzoni superlativo parare d’istinto sull’ex San Gallo.

La ripresaè tutta di marca ternana come impostazione e possesso palla, anche se il Novara si fa vedere pericoloso in avanti in quattro occasioni. Ma se non si segna (come detto precedentemente) prima o poi segnano gli avversari: in due minuti (67′ e 69′) le “fere” fanno due reti, chiudendo anzitempo la partita.

Al 22′ Falletti (entrato dieci minuti prima al posto di Belloni) in area ha avuto tutto il tempo di fermare la palla, calciarla e segnare. Difesa novarese immobile e Ternana che passa in vantaggio alla prima vera occasione da gol. E al 24′, complice (forse) un fallo subito a centrocampo da Galabinov, palla a Ceravolo che riesce a superare Faraoni e porta la Ternana sul 2 a 0: seconda rete in campionato per l’attaccante calabrese di mister Breda.

In quarantanove minuti, il Novara si è fatto vedere in avanti con Signori (12′) ma il classe ’88 sbaglia un rigore in movimento e Mazzoni para; con Rodriguez (prima del cambio con Manconi) al minuto 20 che non sfrutta l’assist di Faraoni; al 32′ con Gonzalez che dalla solita “mattonella” calcia di sinistro ma il tiro viene leggermente deviato dal numero 1 delle “fere” sul palo; al 45′ con la punizione di Viola che colpisce la traversa. Dalla stessa distanza, lo scorso 9 agosto contro l’Aquila in Tim Cup, il numero 4 calabrese aveva messo la palla in rete.

Due a zero, tre punti in classifica, ultimo posto solitario e tifosi azzurri scatenati sui social network e negli spazi internet a loro dedicati che esprimono la loro rabbia contro Baroni. Ma tecnico fiorentino, almeno fino al triplice fischio di sabato prossimo, rimarrò l’allenatore del Novara. In caso di sconfitta, però la società dovrà metterlo in discussione e pensare ad un sostituto. Tutto questo solo se il Novara dovesse perdere sabato sera.

Baroni potrà avere tutte le colpe (calcistiche) del Mondo, ma se in 540 minuti di campionato il Novara ha segnato finora solo tre-reti-tre (doppio Galabinov e Manconi), incassandone sette, sbagliando tante occasioni ed con zero reti segnate nelle ultime tre partite, Baroni che colpe ha? Forse quella di insistere su alcuni elementi che non dovrebbero giocare titolari, ma entrare forse a partita in corso.

Dire che il Novara è scarso è sbagliato, dire che il Novara è sfortunato è forse è l’aggettivo giusto. Ma la sfortuna nel calcio dura fino a quando non arrivano i tre punti.

Che possano arrivare già al “Piola” di Vercelli? Tutti se lo aspettano con trepidazione. Marco Baroni forse un po’ più di tutti gli altri.