Di Alessandro Berardi
Novara – Da quando è iniziato il lockdown, tante aziende ed attività commerciali hanno obbligatoriamente dovuto chiudere i battenti. Ci sono delle persone che continuano a lavorare, ma in modo illecito: in particolare, quelli impegnati nelle truffe porta a porta e telefoniche.
In tutta Italia e nel novarese, sono diverse le segnalazioni che rilevano situazioni inerenti dei sedicenti dipendenti di società di luce/gas, i quali, tentano di truffare in diversi modi i malcapitati di turno (nella maggioranza dei casi persone anziane).
C’è chi si aggira tra le abitazioni, munito di tesserino, con l’intento di convincere il proprio interlocutore ad avere il permesso di poter entrare in casa ad effettuare la voltura, dicendo inoltre che in precedenza gli era stato fatto recapitare un avviso presso il proprio domicilio.
La raccomandazione migliore è quella di non aprire la porta agli sconosciuti e contattare direttamente le forze dell’ordine.
Non solo truffe porta a porta: nel mirino dei truffatori anche e-mail e telefono
Le truffe telefoniche, tramite call center, prevedono il raggiro dell’utente il quale, viene forzato a fornire i dati personali ed i dati della fornitura (codice POD/PDR) che potranno essere utilizzati per attivare un nuovo contratto, senza l’esplicito consenso dell’utente stesso.
C’è poi la ben nota “truffa del sì” attraverso la quale (sempre via call center), si fa pronunciare all’utente alcune parole chiave (“sì”, “confermo”) che saranno poi rimontate in una falsa registrazione che simulerà l’approvazione di un nuovo contratto da parte dell’ignaro malcapitato.
Attenzione al “phishing”
Questa truffa prevede l’invio di false e-mail in cui l’utente viene invitato ad attivare nuove offerte molto vantaggiose oppure, ad ottenere un rimborso da parte della compagnia.
Con queste strategie, inviteranno l’utente a compilare un apposito modulo online, in cui dovrà indicare i dati personali, quelli della fornitura e quelli della carta di credito.
I dati della carta di credito, appena entrati in possesso dei truffatori, verranno utilizzati per rubare il denaro all’ignaro utente truffato (il quale, poi si ritroverà inevitabilmente con il conto corrente vuoto).
Uno dei metodi per smascherare la possibile truffa, è quello di fare attenzione al testo contenuto nella e-mail, perché potrebbe contenere degli errori grammaticali: spesso il cyber-criminale opera in paesi diversi dall’Italia e per la traduzione del testo viene usato un servizio online (es. translate.google.it).
Come difendersi dalle truffe sui contratti luce e gas
L’Osservatorio SoSTariffe.it ha stilato anche un decalogo per proteggersi dalle truffe dei contratti luce e gas. Dieci semplici regole che permettono di capire velocemente se l’offerta che ci viene proposta è reale oppure si tratta di un raggiro.
Le 10 regole da seguire:
- Non comunicate il codice POD (Point of Delivery – Punto di Prelievo) e il PDR (Punto di Riconsegna) presenti sulla vostra bolletta o sul contratto di fornitura a persone che non conoscete e di cui non vi fidate. Con questi numeri potrebbero attivarvi un contratto di fornitura.
- Non firmate contratti e documenti senza leggere e in modo frettoloso. Prendetevi tutto il tempo necessario: se vi mettono fretta, qualcosa non va.
- State attenti alle persone a cui inviate le immagini della bolletta perché, come detto, ci sono tutti i dati necessari per attivarvi una fornitura di luce o gas.
- Non fate entrare sconosciuti in casa. Regola sempre valida, anche se vestiti di tutto punto con uniformi apparentemente reali. Chiamate sempre qualcuno o trovate una scusa per non aprire se siete da soli.
- Non comunicate dati sensibili ad un interlocutore che non conoscete.
- State attenti a chi fornite i dati della vostra carta di credito.
- Non aprite link presenti nelle email, negli sms o nelle PEC che vi rimandano ad altri siti.
- Non consegnate denaro agli operatori del porta a porta anche se vi rilasciano contestuale ricevuta.
- Non date retta se vi dicono che siete obbligati a cambiare fornitore di luce o gas oppure se cercano di intimorirvi.
- Quando parlate al telefono con un operatore di call center, non dite mai né “si”, né “confermo”, a meno che non vogliate sottoscrivere un contratto e non siate assolutamente sicuri di quello che state facendo.