by Simone Balocco
Ci sono voluti quattro attaccanti in campo negli ultimi trenta minuti per portare il Novara al pareggio contro un buon Sudtirolo. Felice Evacuo, a dieci minuti al termine della partita, di testa, ha raddrizzato una partita che era iniziata in salita per il Novara, visto che dopo appena quattro minuti di gioco i padroni di casa sono passati in vantaggio, ma per tutta la partita i ragazzi di Toscano hanno spinto tutto il tempo sull’acceleratore, senza riuscire però “a gonfiare la rete” prima del gol del loro attaccante. Ci ha pensato proprio il capitano azzurro a salvare i compagni dalla settima sconfitta stagionale, ed in attesa che giochino Alessandria (impegnato in casa contro l’Albinoleffe) e Pavia (al “Fortunati” arriverà il Pordenone), i biancoblu’ sono primi in classifica a pari merito con i “cugini” piemontesi, ma con il Novara davanti negli scontri diretti.
Il risultato del “Druso” è un po’ bugiardo: i padroni di casa si sono fatti vedere dalle parti di Andrea Tozzo solo in quattro occasioni (tutte pericolose, però), ma il portiere azzurro ha compiuto miracoli con la M maiuscola, mentre Corazza e compagni hanno creato almeno dieci palle gol riuscendo solo a segnare al 80′. Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto? Tornare dal Sud Tirolo con un punto anziché zero fa apparire il bicchiere molto “pieno”.
Toscano ha schierato il collaudatissimo 3-5-2: Andrea Tozzo in porta; difesa a tre con Francesco Vicari e Dario Bergamelli esterni e Fabio Gavazzi centrale; centrocampo con Valerio Foglio e Desiderio Garufo “larghi” ed in mezzo Daniele Buzzegoli in mediana coadiuvato da Simone Pesce (capitano ieri) e Niccolò Bianchi; davanti inedito tandem con Luigi della Rocca e Simone Corazza, ex di turno. Mister Sormani ha optato per un 4-3-3 con Miori tra i pali; difesa con Tait, Martin , Mladen, Bertoni, in mezzo Kiem, Marras, Mazzitelli; in attacco Novothny, Cia e Fischnaller. Arbitro dell’incontro, il signor Francesco Fiore di Barletta. Pochi spettatori al “Druso”, in parte per l’orario ed in parte perché nella città altoatesina giocava in contemporanea la locale squadra di hockey su ghiaccio, più seguita di quella di calcio. A Bolzano presenti una cinquantina di tifosi arrivati dal Piemonte. Prima del calcio d’inizio è stato ricordato il giovane arbitro torinese Luca Colosimo morto in settimana a causa di un incidente stradale dopo aver arbitrato una partita di Lega Pro: Luca Colosimo in stagione non aveva mai arbitrato il Novara.
Pronti, via…gol del Sud Tirolo: Fischnaller mette una palla perfetta, che supera la “chiusura” di Buzzegoli e Gavazzi, sui piedi di Mazzitelli che di destro batte Tozzo. Doccia ghiacciata per gli azzurri che devono già partire in salita. Dopo pochi minuti, una certezza: sull’ex Reggina ci vuole un raddoppio di marcatura, confermando di essere il giocatore più tecnico di Sormani.
Il Novara non si abbatte ma prova subito a raddrizzare le sorti del match: al 10′ cross dalla sinistra di Foglio ma Miori para, mentre due minuti dopo Pesce, ancora dalla sinistra, serve la palla a Bianchi che calcia male e la palla esce.
Al 14′ palla che esce dall’area, si avventa Garufo di destro da almeno 25 metri ma il portiere di casa è riuscito ad impedire la rete azzurra.
Al 28′ si rivede in attacco il Sud Tirolo con il solito Fischnaller che però da posizione esterna di destro calcia alto sopra la traversa.
Al 40′ Gavazzi compie un errore clamoroso: il numero 6 prende la palla davanti alla difesa, ma Fischnaller gliela ruba come niente ed il numero 11 si ritrova davanti a Tozzo. Il portiere trentino compie un vero miracolo respingendo il tiro del bolzanino e sulla ribattuta la palla viene toccata ancora da Fischnaller ma la sfera esce di poco a lato. Ingenuità che poteva costare carissima al Novara che deve ringraziare il suo portierone di averci messo, come si dice in gergo, “la manona”.
La prima frazione di gioco si chiude senza minuti di recupero. Toscano sa il Novara ha il vantaggio di giocare prima delle due sfidanti in classifica e vuole cercare assolutamente il pareggio (se non la vittoria) per scacciare i fantasmi della classica “occasione perduta”. Il tecnico calabrese non ha effettuato cambi negli spogliatoi, ma sa che dovrà cercare di far raddrizzare le sorti del match.
Il primo cambio azzurro avviene dopo sette minuti di gioco con l’ingresso di Pablo Gonzalez al posto di un volitivo Bianchi: l’attacco diventa un tridente, con l’aggiunta della velocità e della precisione dell’argentino. Ed il numero 17 in pochi minuti prima serve un assist a Corazza che sbaglia, ed al 64′ viene segnalato un fuorigioco molto dubbio all’argentino.
La sorpresa arriva al minuto 66′, quando Toscano richiama Bergamelli (apparso ancora in difficoltà dopo il lungo stop) e getta nella mischia Felice Evacuo, facendo retrocedere Garufo sulla linea difensiva: il Novara gli ultimi trenta minuti (recupero compreso) li ha giocati con uno spregiudicato 4-2-4.
Al 75′ Marras ha la palla del raddoppio, ma il tiro del centrocampista viene deviato da Tozzo e la palla va a colpire la traversa. La palla torna in campo ma il tiro di un giocatore in maglia biancorossa viene intercettato quasi sulla linea da Vicari.
Ma al 35′ arriva il tanto sospirato gol del pareggio: a ridosso della linea dell’area di rigore, della Rocca calcia di destro verso Evacuo che di testa, nonostante la doppia marcatura, batte Miori e fa scoppiare di gioia i 50 tifosi novaresi al seguito. Decimo centro stagionale per il (quasi) 33enne attaccante di Pompei che per la nona volta nelle ultime dieci stagioni porta il suo score in doppia cifra.
Partita chiusa? Assolutamente no, visto che Marras si vede negare la gioia del gol da un altro legno colpito al 94′.
Dopo cinque minuti di recupero, il signor Fiore manda tutti negli spogliatoi. Un punto che accontenta a metà i padroni di casa che si allontanano dalla zona playoff, mentre il punto potrebbe sembrare più prezioso di quanto possa sembrare per il Novara. Anzi, guardando gli scout, si è evinto che il pareggio stia stretto ai piemontesi.
In mix zone, mister Sormani ha fatto i complimenti al Novara in quanto squadra attrezzata in ogni reparto e che meriterebbe di vincere il campionato, mentre Evacuo si è detto contento del gol ma sarebbe stato meglio se con il suo decimo centro stagionale fossero arrivati i tre punti .
A bocce ferme, il Novara ha fatto un passo indietro rispetto alla partita di domenica scorsa contro l’Unione Venezia (avversario di un’altra caratura quello di ieri sera), soprattutto in difesa con troppe indecisioni di Bergamelli e, soprattutto, Gavazzi. L’ex Renate è incappato in una serata negativa che poteva costare caro al Novara, dopo molte prove positive dal suo arrivo sotto la Cupola.
A centrocampo partita sufficiente disputata da tutti i giocatori schierati da Toscano, soprattutto Buzzegoli che non ha sbagliato il benché minimo passaggio ai compagni. Buoni gli approcci di Bianchi e Foglio.
Davanti, a parte della Rocca ancora a secco, Toscano ha schierato giocatori che hanno siglato fin qui trentadue reti e dotati di una caratura tecnica che non ha eguali in tutto il girone A (forse anche del B e del C) di Lega Pro . L’attaccante ex Lecce è stato l’autore dell’assist vincente per Evacuo e, dopo una ripresa un po’ pallida, è riuscito a prendere per mano la squadra, compiendo una partita di mero sacrificio. Da qua al 10 maggio il lungo attaccante brindisino farà senz’altro comodo a Domenico Toscano come alternativa ad Evacuo, come detto tante volte.
Il Novara tornerà in campo sabato 21 alle ore 19:30 ospitando, per la prima volta nella sua storia, il Renate di mister Simone Boldini.