Una Waterpolo Novara più forte: intervista ad Alberto Rognoni, vicePresidente della WP Novara

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di Simone Balocco

Sportivamente Novara è sempre stata sul pezzo, sia come squadre sia come singoli interpreti. Quando si pensa alla nostra città si pensa subito alla Igor Volley, fresca del titolo di campione d’Europa e che andrà a rappresentare l’Europa ai prossimi mondiali che si terranno a a fine anno a Ningbo, in Cina. Per non parlare del Novara Calcio, nono in Serie C la scorsa stagione ma otto anni fa in Serie A e con un vivaio veramente importante. Ma Novara offre tanti sodalizi sportivi che ogni anno, chi a fatica chi meno, tengono alto l’onore della città di San Gaudenzio. Una di queste è il Waterpolo Novara, la squadra cittadina di pallanuoto. Eh sì, perché la città del “mare a quadretti” dispone di un’interessante squadra di pallanuoto. E per scoprirla abbiamo intervistato Alberto Rognoni, uno dei fondatori del sodalizio acquatico e oggi vicePresidente.

Alberto, quante volte hai visto “Palombella rossa” di Nanni Moretti?

Una volta, ormai tanti anni fa.

Quando nasce il Waterpolo Novara?

La WP Novara nasce a metà ottobre del 2013, grazie alla volontà di sette persone che raccolgono i “cocci” della Pallanuoto Novara ormai fallita.

Chi sono stati i fondatori?

Dei sette fondatori, siamo rimasti in quattro: Fabio Cavallini (Presidente), Massimo Di Belardino (Consigliere), Laura Cominone (Consigliere). A questi si è aggiunto Giorgio Givoni (Consigliere). Io ricopro il ruolo di vicePresidente.

Qual è il vostro organigramma?

Attualmente, oltre ai ruoli operativi riservati a me e a Fabio, c’è Stefano Crespi che da giocatore si è trasformato in Direttore Sportivo. A questi poi si aggiungono i veri protagonisti della vita quotidiana, cioè gli allenatori, che stiamo valutando per la prossima stagione.

Raccontaci in poche righe che cos’è il waterpolo. Meglio dire così o “pallanuoto”?

Meglio pallanuoto, uno sport completo, faticoso, duro, anche spettacolare. Riservato a chi si vuole allenare duramente ogni giorno, un vero sport di squadra dove tutti i tredici componenti della rosa devono fare bene, dove il compagno di squadra è importante perché tutti hanno bisogno di tutti.

Quali sono i requisiti richiesti oltre, credo, il saper nuotare, per essere un iscritto alla vostra squadra e praticare questo sport? E se una persona non sa nuotare, può avvicinarsi a questo sport? Ovvero, fate corsi di nuoto propedeutici alla pallanuoto per chi non sa nuotare?

Purtroppo noi non possiamo fare corsi di nuoto, è un limite del regolamento della piscina…quindi l’unico vero requisito richiesto è il saper nuotare. Al resto ci pensiamo noi.

Domanda scontata, ma forse no: rispetto alle cuffie che si mettono in piscina, quella da pallanuotista che caratteristica ha rispetto alle altre?

Intanto il tessuto è lo stesso dei costumi, molto resistenti, poi ci sono le cordicine per allacciarle sotto il mento e, più importante, i paraorecchie di materiale plastico.

Parlaci delle prestazioni dei vostri ragazzi in questo anno per ogni categoria.

Questo è stato il nostro anno peggiore, in termini di risultati, per motivi di passaggi di categorie e differenze di allenamenti. Buone soddisfazioni con i tornei degli U11 (non c’è un campionato), un ottimo 4° posto regionale nella U13, mentre le categorie U15, U17 e U20 si sono trovati a battagliare in bassa classifica, come pure la Serie D che abbiamo affrontato con i nostri ragazzi della U17 e U20. Un lavoro in prospettiva.

Lo scorso anno, presso il PalaTerdoppio, sono venute ad allenarsi le squadre militanti addirittura in Champions League. Voi siete stati coinvolti in pieno. Cosa ha significato per i vostri ragazzi vedere allenarsi i professionisti di questo sport?

Abbiamo portato una partita di Champions Pro Recco vs Spandau Berlino; è venuto ad allenarsi il Ferencvaros di Budapest (fresco vincitore della Champions 2019). Ma la cosa straordinaria è stata avere il collegiale della Nazionale Maschile, il Settebello, per otto giorni. I nostri ragazzi sono impazziti, perché hanno potuto vedere da vicino campioni straordinari e, nel caso della nazionale, trovarseli in acqua assieme e conoscerli molto da vicino dopo gli allenamenti ed anche ad una cena organizzata a Novarello.

Avete una squadra femminile?

Purtroppo no, ci stiamo provando ma è difficile. Mi piacerebbe molto avere anche la femminile.

Qual è stato il miglior giocatore uscito dal vostro vivaio

Abbiamo un ragazzo, Alessio Laurini cresciuto da noi, alla WP Brescia che ha giocato in A2 lo scorso campionato, oltre a Roberto Caspani che ha giocato col Vigevano in serie B. Sono tutti e due del 2001, con varie selezioni nazionali come U15, quindi il futuro è tutto loro…

Dopo un po’ di edizioni, non parteciperete agli Street Games. Come mai? Eppure il vostro sport, nella vetrina più bella dello sport novarese in estate, avrà di sicuro l’attenzione di diversi curiosi.

Purtroppo la piscinetta, utilizzata nelle ultime edizioni, ha bisogno di manutenzione. Così ci hanno detto che non poteva essere utilizzata. Peccato.

Progetti per il futuro come Waterpolo Novara?

Stiamo vedendo di unire le forze con un’altra società, per avere una WP Novara più solida e competitiva. Il progetto va avanti, dobbiamo continuare a crescere.

Come risponde Novara verso la pallanuoto?

Giochiamo e ci alleniamo tutti i pomeriggi/sere alla piscina del Terdoppio. Novara, ma tutta la zona del Piemonte est/Lombardia ovest, ha voglia di pallanuoto di alto livello. Per la Pro Recco ci sono state 1000 persone a vedere la partita, agli allenamenti della Nazionale 400/500 persone, senza comunicazione e promozione. Si può fare bene, dovrebbero capirlo anche gli imprenditori novaresi e sostenerci. Per intenderci, la capienza massima della piscina è 970 persone in tribuna.

Domanda personale: hai mai giocato a pallanuoto in gioventù e cosa rappresenta per te questo sport. Qual è stato il più forte pallanuotista del passato e del presente, italiano e straniero?

Non ho mai giocato, la passione me l’ha trasmessa mio figlio, ora guardo la pallanuoto ad ogni livello, mi è entrata nel sangue. Un grande giocatore del passato è sicuramente Manuel Estiarte, attualmente c’è Filip Filipovic senza dimenticare Denes Varga. Italiani del passato, senz’altro Eraldo Pizzo, ma anche Gianni De Magistris, oggi ci sono Francesco Di Fulvio e Pietro Figlioli. Io conservo gelosamente una foto, fatta durante il collegiale da noi, dove sono con il CT Sandro Campagna, con Amedeo Pomilio e Carlo Silipo. Tutti oro olimpico di Barcellona 1992.

Se un nostro lettore o un genitore volesse iscriversi al Waterpolo Novara, cosa deve fare?

Forse la cosa più semplice è contattarci dalla nostra pagina Facebook “Waterpolonovara”, rispondo direttamente io.

Ringraziamo Alberto Rognoni e la Waterpolo Novara per la simpatia e il tempo concessoci