Un pomeriggio dedicato al Krav Maga, tenuto dalla Vigorlegio Kombat Team Novara, relativamente alla difesa personale da adottare in caso di attacchi con arma da taglio. I lavori sono iniziati dopo il saluto del Sindaco Alessandro Canelli.
I maestri della Vigorlegio Kombat Team di Novara e Torino, rispettivamente, Stefano Blesio ed Emilio Buffardi, hanno diretto con modalità eccellenti lo stage denominato “Urban Knife Attak”, frequentato e partecipato da allievi dell’accademia organizzatrice ma anche da cittadini novaresi e di altre città del Piemonte, quanto da unità di Polizia giunte dalla vicina Lombardia. Emilio Buffardi ha conseguito brevetti presso gruppi di Forze Speciali in tutto il mondo, un uomo la cui preparazione contraddistingue un mestiere raccontato con grande umiltà ma svolto con onore e grandi meriti. Presidente dell’Associazione Vigorlegio Kombact Team Novara e Torino, svela una serie di tecniche atte a difendersi in modo corretto in caso di aggressioni in strada con armi da taglio. Stefano Belsio, maestro e responsabile dell’accademia novarese, è altamente specializzato nell’insegnamento del Krav Maga, persona equilibrata, precisa, nonché allenatore preparatissimo a lavorare su gruppi ma anche specializzato all’addestramento differenziato degli allievi. Entrambi gli istruttori sopra menzionati, hanno specificato, sottolineato e rafforzato il concetto sul quale è necessario, quando possibile, in casi di aggressioni in strada, la prima misura da adottare è la fuga. Il miglior modo per evitare situazioni pericolose è quello di non trovarsi mai in esse. Nel preambolo di qualsiasi lezione o discussione sulla difesa personale, è fondamentale sottolineare l’importanza di cercare sempre di evitare il confronto fisico quando possibile e scegliere di allontanarsi come prima strategia. Ma non sempre è possibile, purtroppo, per vari fattori: aggressore violento, paura e panico che immobilizzano momentaneamente il malcapitato, prestanze fisiche diverse, queste solo alcuni dei fattori che impediscano ad un soggetto aggredito di poter fuggire. Il corso ha fatto capire agli aspiranti allievi quanto sia importante mantenere sempre un alto livello di consapevolezza dell’ambiente circostante, mantenere una distanza sicura dall’attaccante se si sospetta possieda un’arma da taglio, a riconoscere comportamenti, stile e metodologia dei fenomeni sociali violenti. Poi ancora, studio dei vari tipi di coltello adoperati in linea generale da potenziali aggressori, difesa da attacchi statici e dinamici ed infine primo soccorso tattico in caso di emorragia massiva. E’ stata sottolineata più volte l’importanza, in caso di minaccia da rapina, di consegnare eventuali effetti personali in modo da tenere mite l’atteggiamento dell’aggressore, per poi allontanarsi ed avvertire immediatamente le Forze dell’Ordine ma, altresì, se la situazione non dovesse fornire alternative, è stato insegnato a tentare di neutralizzare eventuale attacco prima di fuggire seguendo le procedure sopra descritte. Un pomeriggio interessante in cui gli esperti hanno dato la possibilità ai presenti di provare in forma accademica non violenta, mosse utili alla sopravvivenza in casistiche generali di potenziali aggressioni da strada, fenomeno ormai crescente che le Istituzioni cercano di arginare per quanto possibile, in tutte le città italiane.