Venus Mirabilis: mostra collettiva

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Sabato 25 novembre alle 17.00 si terrà l’inaugurazione della mostra collettiva d’arte Venus Mirabilis, dedicata alle molteplici raffigurazioni ed interpretazioni della figura femminile. In mostra cinque artisti: Claudio Ardizio, Tommy Ducale, Marcello Mastro, Oronzo Mastro e Kateryna Veshtak. Pittura, scultura e fotografia si confronteranno presso il centro espositivo La Riseria in via Conti di Biandrate 11A a Novara con i seguenti orari di apertura: sabato 25 e domenica 26 novembre, venerdì 1 dicembre, sabato 2 e domenica 3 dicembre dalle 15.30 alle 19.00. L’ingresso è libero.

Segue presentazione critica.

Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall’abisso, Bellezza?

(Charles Baudelaire)

Mirabile enigma è quello della Bellezza, che ci atterra e ci innalza. Bellezza sublime o bellezza ideale, essa si è incarnata nella dea Venere, meravigliosa creatura nata dagli abissi e regina della Vita e dell’Amore. Venere, la più bella delle divinità, ci invita a inseguire e realizzare la voluttà della carne ma anche a percorrere le vie ideali del sentimento puro, privo di ogni impudicizia. L’Amore terreno ed ideale in lei si uniscono svelandoci il mistero dell’Amore. Ella ci parla della più grande meraviglia del Mondo con un vero inno alla Vita e ci accompagna in questo viaggio di conoscenza in cui ognuno è pellegrino alla ricerca di una personale realizzazione nella Bellezza e nell’Amore.

Dalla Bellezza e dalla Poesia nascono le mirabili ed eleganti figure femminili di Claudio Ardizio. Venus si manifesta grazie a raffinate e conturbanti fisionomie e nella propria femminilità si proclama la Conoscenza attraverso l’Arte e la Magia dell’Esistenza. Nutrita dalla forte vena simbolista la Donna/Dea diventa Musa, l’ideale supremo dell’Arte, intesa come verità del Tutto ovvero dell’eterna magnificenza del divino. Nulla di mortale distrae il pensiero delle meravigliose silenti figure, rivolto al suono del Vero. Esse si ergono in primo piano in un’ambientazione ricercata di sapore liberty che sembra essere parte stessa delle capigliature e dei vestimenti. Venus è il tutto ed è puro incanto, ci ammalia. Impossibile sfuggire al canto delle sirene, Venus ci rapisce nella sua Bellezza, promettendoci un sapere arcaico e il sogno di divenire essenza pura dell’universo. Venus così è rivelazione.

Venus è allo stesso tempo Spirito e Carne. Ella si rivela nelle sensuali figure di donna immortalate dalla macchina fotografica di Tommy Ducale, anfore di Vita, sinuose forme che manifestano l’Armonia del Creato. Domina la rappresentazione dell’Amore nella carne e nell’anima, perché è Amore che tiene unito il Tutto e che dà nutrimento ad ogni esistenza, anche la più piccola ed insignificante. Ed è la Donna Dea ad essere Amore inteso come Creazione che attraverso la Bellezza ci eleva oltre il limite della gretta banalità. Così la Bellezza è, per i deboli mortali, medicamento dell’anima, panacea del dramma terreno e strumento di crescita emozionale e spirituale. L’universo diventa donna e la donna diventa Vita.

Venus è anche il sogno che giunge dal mare… un sogno fatto di pura e libera immaginazione creativa. Così nascono le creature di Marcello Mastro, gioiose apparizioni dalla eleganza cromatica e arricchite da decorazioni in rilievo di estrema raffinatezza. Sono Bellezza e Gioia, sono Meraviglia e Grazia. I loro volti dai lineamenti allungati, i loro grandi occhi aperti ci parlano di un mondo di fiaba, di terre lontane, di un tempo arcaico in cui i semplici mortali, solcando i mari, potevano incontrare le ninfe, giovinette nel corteo di Poseidone. Sono il tempo della Giovinezza, dell’affacciarsi al mondo senza i segni del dolore. Sono il tempo del Mito. Pura ingenua spontaneità, fondamento della Vita e dell’Amore. La tradizione figulina grottagliese di Marcello Oronzo ci ricorda un tempo in cui Uomo e Natura vivevano in pace, in cui l’Uomo ringraziava il Mare perché donatore di vita e immagine dell’ordine divino.

La bellezza è un enigma.

(Fëdor Dostoevskij)

È sempre il mare di Venus, la Bella, a ispirare Oronzo Mastro ma con lui la dea va oltre il mito e conquista l’Anima Cristiana. La nostalgia del mare diviene nostalgia di un mondo in cui la bellezza è Conoscenza ed Elevazione e in cui ogni creatura è Unità con ogni altro elemento. L’idealità prende il sopravvento, il Pensiero e la Ragione rafforzano la Bellezza e la donna è ora tabernacolo di Vita e di Luce. Come può il timido mortale avvicinarsi al mistero della Verità? Le apparizioni di Mastro sono, dunque, l’enigma incarnato di un mistero che ci prospetta la necessità di una conquista superiore. Con loro i fedeli compagni, pesci e gatti, simboli gli uni dei siderali silenzi che dominano i rapporti umani e gli altri della capacità di vedere al buio. L’ambientazione estraniante, surreale e metafisica ospita il figurativo eccellente degli sguardi e dei volti di mirabili Essenze.

Venere è Natura e Armonia. Ce lo insegna Kateryna Veshtak, maestra nella raffigurazione della Metamorfosi attraverso l’utilizzo di una linea decorativa, sinuosa e continua. Dalla vegetazione florida e dalle cromie decise nascono inaspettate e improvvise figure femminili che sono emanazione vitale del mondo naturale e stupore umano di fronte all’imperscrutabile mistero della Natura. Da una foglia può nascere una dea, una ninfa, una Donna. L’universo si manifesta, quindi, nella propria Unità ed Armonia ma lascia spazio all’imprevisto. L’irregolarità, l’imprevisto, la sorpresa, lo stupore, scrive Charles Baudelaire, sono parte essenziale e imprescindibile della Bellezza e le apparizioni di Kateryna Veshtak sono Bellezza pura, indifesa, originaria.