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Città di Novara

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GX Fashion Week 2025, da Milano a Parigi un viaggio epocale della moda internazionale con radici a Novara

DiAlessio Marrari

Ott 6, 2025

Doppio successo per l’evento ideato e diretto da Gentiana Dervishi, emozioni senza confini, omaggio a Giorgio Armani e celebrazione della creatività mondiale

La GX Fashion Week 2025, con sede organizzativa a Novara, ha scritto due capitoli memorabili dell’alta moda internazionale, il 25 settembre a Milano nei suggestivi Chiostri di San Barnaba e il 30 settembre a Parigi nella cornice dei Pavillons Etoile et Presbourg a pochi passi dall’Arco di Trionfo. Due serate che hanno unito creatività, emozione e sperimentazione trasformando la moda in arte viva e in un linguaggio universale capace di oltrepassare ogni confine.

Originariamente nata sul territorio, APS Showteam ha mosso i suoi primi passi a Novara, seconda città del Piemonte, per poi affermarsi negli anni come realtà di riferimento nel panorama internazionale. Partendo da questa base, l’organizzazione ha conquistato Milano e Parigi, partecipando regolarmente ad ogni edizione della settimana della moda, e dal mese di ottobre sarà protagonista a Tirana per l’Albania Fashion Week. Nonostante i riconoscimenti e i consensi che arrivano da ogni angolo del mondo, a Novara giornali e organi di informazione faticano ancora a dare risalto a una delle realtà locali che ha saputo conquistare i plausi dei corridoi più prestigiosi della moda internazionale.

Ad aprire entrambi i momenti sono state le parole commosse della presidente e direttrice artistica Gentiana Dervishi che ha dichiarato: “Quello che abbiamo vissuto è stato molto più di una sfilata, è stata un’esperienza spirituale. Ogni stilista ci ha regalato una parte della propria anima trasformando il tessuto in emozione pura. Gli applausi non erano rumore, erano battiti di cuore, erano lacrime che gridavano gratitudine. Ho visto il pubblico piangere, ho visto sorrisi pieni di luce. Ho dedicato questa edizione a Giorgio Armani, il maestro della moda mondiale appena scomparso, la cui eleganza e genialità hanno segnato la storia della moda e continuano a ispirarci ogni giorno. La GX Fashion Week ha dimostrato che la moda, quando diventa arte, non veste soltanto i corpi, accende l’anima del mondo. A Parigi invece abbiamo dimostrato che la moda è un linguaggio universale, capace di unire culture, storie e sensibilità diverse in un unico palcoscenico che emoziona e lascia un segno.”

A Milano il veterano Umberto Michele Perrera, a 87 anni e con 62 stagioni di passerelle, ha stupito con una collezione inedita firmata Sartoria Perrera: tagli impeccabili, linee rigorose e tessuti tecnologici che cambiavano con la luce, dimostrando che il tempo per lui non scorreva, ma si piegava alla sua arte. Ðurđa Đukić ha incendiato la passerella con la sua maison Haute Couture, presentando abiti cattedrali, architetture di tessuti che sfidavano la gravità, un cataclisma estetico che ha fatto tremare le fondamenta del glamour milanese e resterà inciso come una delle più alte espressioni artistiche mai viste in città. La Griffe Academy di Tirana ha stregato la platea con i suoi giovani prodigi, ciascuno portatore di un universo personale e distintivo: Albano Pano ha scolpito silhouette che sembravano statue in movimento, rigore e visione fuse in un unico gesto creativo, trasformando l’essenzialità in eleganza assoluta; Renisa Lusha ha esaltato la fluidità e la femminilità con un linguaggio fatto di armonia e grazia, ogni abito un respiro leggero capace di raccontare emozioni intime e profonde; Estela Koni con il suo progetto Gold Woman ha sorpreso con una visione magnetica e potente, trasformando la passerella in pura energia visiva e regalando un messaggio di emancipazione e coraggio, un inno alla donna come icona contemporanea; Dorela Sinjari ha portato sulla scena l’imprevedibilità delle forme, sperimentando volumi e trasparenze che catturavano lo sguardo come un gioco infinito di illusioni, evocando un mondo sospeso tra realtà e sogno; Erisa Demo ha incarnato la leggerezza e il romanticismo con una delicatezza poetica che ha reso la passerella un giardino di emozioni, un sussurro raffinato che invitava alla contemplazione; Mimoza Alla ha dominato con teatralità e magnetismo, regalando apparizioni scenografiche intense e vibranti che trasformavano la passerella in un palcoscenico totale, irripetibile e memorabile.

Dall’Albanian Design Academy sono arrivate interpretazioni altrettanto potenti e cariche di identità: Ezgi Özalan ha incantato la platea con creazioni che sembravano stratificazioni dell’anima, forza e fragilità fuse in un equilibrio misterioso, ogni abito un enigma poetico che trasformava il tessuto in emozione; Klarisa Vulaj ha sorpreso con linee grafiche e contrasti che hanno ridisegnato la percezione dello spazio, creando architetture dinamiche e prospettive nuove, un manifesto di audacia capace di lasciare un segno indelebile; Denisa Paca ha conquistato con un linguaggio ibrido e visionario, un mosaico ipnotico di suggestioni e materiali che mutava a ogni sguardo, trasformando la passerella in un caleidoscopio vibrante e inafferrabile.

Dal Giappone Sora Watanabe ha orchestrato il successo della sua collezione con un team super specializzato composto da sarti, fotografi, videomaker e coreografi, ognuno essenziale per il risultato straordinario della GX Fashion Week. Sora ha trasformato i tradizionali kimono giapponesi in eleganti abiti senza tagliare né danneggiare il tessuto, valorizzando l’armonia tra tradizione giapponese e moda contemporanea. Conservando la forma e lo spirito originali del kimono, ha creato design innovativi che hanno celebrato sia il patrimonio culturale sia l’individualità di chi li indossava. Il suo concetto, noto come “Kimono Dress”, ha ricevuto elogi per l’approccio rispettoso alla tradizione e per l’appeal contemporaneo. Subito dopo, Nina Tsiklauri, georgiana con anima italiana, ha conquistato la scena con il suo marchio Unique Milano, presentando creazioni gioiello che fondevano magistralmente la purezza della tradizione sartoriale italiana con un linguaggio contemporaneo audace e sofisticato, trasformando ogni modello in un capolavoro di eleganza e poesia, confermandosi come uno dei nomi più raffinati e visionari dell’intera manifestazione.

A Parigi le passerelle delle meraviglie sono scaturite dalle creazioni di Maya Hasegawa (Giappone) che ha presentato una collezione dal forte impatto scenico, frutto della sua lunga esperienza nel design di costumi teatrali. Le sue creazioni fondono l’arte performativa con l’haute couture, trasformando i tradizionali obi giapponesi in abiti dalle silhouette drammatiche e teatrali. Tessuti ricchi, texture raffinate e un senso potente di teatralità hanno dato vita a una moda che è anche performance, un ponte vibrante tra costume e couture, capace di sorprendere e conquistare il pubblico internazionale. Nicteel by Owana Lima (Guatemala) ha portato a Parigi l’anima viva della sua terra, trasfigurata in collezioni che uniscono identità e modernità. Designer guatemalteca di fama emergente, Owana Lima è riconosciuta per la sua capacità di reinterpretare i tessuti tradizionali del suo Paese in chiave contemporanea, trasformandoli in silhouette urbane e sofisticate. Dopo aver perfezionato la sua formazione presso istituzioni di prestigio come l’Istituto Marangoni e Elle Education, ha sviluppato una visione cosmopolita capace di coniugare il savoir-faire artigianale con l’haute couture. Con il suo brand Nicteel, già protagonista sulle passerelle di New York, Milano, Parigi e Madrid, Lima ha dimostrato come la tradizione tessile guatemalteca possa diventare lusso contemporaneo, fondendo artigianato ancestrale, sostenibilità e design d’avanguardia. Il Collettivo MUBRI (Madrid, Spagna) ha stupito con le creazioni di tre stiliste, trasformando la gioielleria in arte emozionale e composto da Andrea SiiaCollezioni Mārācine e Vestigio: la stilista ha presentato due collezioni che uniscono resilienza, memoria e natura. Mārācine, ispirata al cardo, trasforma oro e pietre preziose in gioielli narrativi di forza e speranza, con un collier simbolo di empowerment indossato da Luna. Vestigio celebra i ricordi attraverso oro, argento e zaffiri arancioni, con pezzi iconici come l’anello-coccinella di Alessandra e una maxi-collana ispirata a un campo d’avena, dimostrando come tecnica e creatività possano raccontare storie emozionanti. Elsy Aragón, designer venezuelana, unisce geometria, architettura e design industriale in gioielli unici e significativi. La collezione “Orígenes”, ispirata alla geometria sacra, fonde armonia e simbolismo, creando un ponte tra tradizione e contemporaneità. Attiva in MUBRI dal 2016 e Presidente del capitolo spagnolo dal 2022, Elsy ha portato le sue creazioni su passerelle, fiere e musei internazionali, consolidando il carattere distintivo della sua gioielleria contemporanea. Alejandra Cortez, brand Joyas del Mar (Messico), trae ispirazione dall’oceano e dalla tradizione dei pescatori della Baja California, trasformando conchiglie, pietre e perle in gioielli e accessori contemporanei. Alla Paris GX Fashion Week 2025 ha collaborato con Pavlova Santillán, unendo couture e raffinatezza dei gioielli marini. Le sue creazioni, presenti in Messico, USA, Spagna, Francia e Paesi Bassi, celebrano la memoria del mare e l’artigianato sostenibile, esposte anche in musei e fiere internazionali come Madrid Joya Exhibition e IX Mostra di Oreficeria Contemporanea 2025. Natalia Ramirez, brand Pastrana: gemmologa e creatrice di gioielli, fonda l’Atelier Pastrana dopo esperienze internazionali in Colombia, Spagna e Francia. Con oltre vent’anni di esperienza, realizza gioielli su misura capaci di raccontare emozioni e storie personali, esplorando anche l’oreficeria precolombiana. La collezione TYBA, ispirata alla cultura Muisca, fonde tradizione, colore e simbolismo in gioielli narrativi ed eleganti. Mokodu Fall (Senegal/Francia/Italia) è un artista e stilista eclettico ha presentato “Jardins de l’Amour”, collezione in cui pittura e moda si fondono. I motivi pittorici diventano tessuti vivi, con il rosso dominante su sfumature di giallo a evocare energia e trascendenza. Ogni capo racconta una storia, dal romanticismo de La robe rose de Shanghai ai sogni poetici de Les rêves de Ravhiance, fino alla forza simbolica de La lance de Gazzé e all’intensità de Le couple de cygnes amoureux, trasformando pittura e tela in couture viva. Topmodel TV, Collective Austria ha regalato uno dei momenti più attesi, portando sul palco cinque stilisti d’eccellenza selezionati da Dominik Wachta e dalla sua agenzia 1st Place Models, già tre volte premiata come “Miglior Agenzia dell’Anno” in Austria. Dopo le passerelle di Milano, Londra e Parigi, il collettivo ha confermato il suo ruolo di ambasciatore della moda austriaca con una varietà sorprendente di visioni creative: Doris Berger, brand Rosengarten Couture ha presentato abiti che intrecciano la delicatezza dei secoli passati con un tocco contemporaneo: creazioni uniche, lavorate a mano, che spaziano dalla couture elegante a costumi storici, con incursioni nello steampunk e nel medievale. Nikola Baumgartner, formatasi tra Slovacchia e Austria, ha portato in scena capi di altissima qualità, frutto di maestria artigianale e di un percorso in costante evoluzione tra haute couture e pret-à-porter raffinato. Christa Franz, brand christAfranZ, premiata con il Golden Award – Sustainable Fashion Craft, ha conquistato con modelli audaci e sensuali, realizzati con fibre naturali e un approccio sostenibile. I suoi abiti, dal taglio contemporaneo e raffinato, riflettono una personalità forte e sicura di sé. Lena Buhl, giovane talento del Pinzgau, ha presentato la sua prima collezione: moda su misura sostenibile, dal quotidiano all’abito couture, con una filosofia chiara, non sono le persone ad adattarsi ai vestiti, ma i vestiti a valorizzare chi li indossano. Claudia Hochmüller, brand Grünschnabel & Gänseblümchen, ha arricchito la serata con dirndl e costumi unici, prêt-à-porter sostenibile e accessibile, pensato per la vita di tutti i giorni come per le occasioni speciali. A completare la sua collezione, i gioielli della designer Irene Hiebl (Atelier Bombardi), che hanno aggiunto un tocco prezioso e sofisticato all’ensemble.

Il backstage, orchestrato con maestria da Alessia Xhafa e supportato dal lavoro impeccabile dello staff APS Showteam, ha garantito fluidità, perfezione e armonia in entrambe le città. A Milano gli artisti del make-up sono stati il cuore pulsante della scintilla di bellezza che ha illuminato la passerella, coordinati da Alex Radulescu e dando vita ai meravigliosi capolavori di Dea Marchetti, Greta Presentino, Sefora Lazarut, Larissa Petrosanu, Tina Sobudi, Sonia Manfra, Misha Ela e Sachie Kishihara, trasformando ogni volto in un’opera di luce e stile. A Parigi invece gli Air Make-up Artist, diretti da Liliana Grembi e Alex Radulescu, hanno guidato un team straordinario composto da Dea Marchetti, Sachie Kishihara, Sefora Lazarut, Misha Ela, Valentina Shala e Bruna Mandri, che hanno reso ogni volto un’estensione della narrazione estetica trasformando il make-up in parte integrante della performance scenica.

La conduzione dell’evento milanese è stata affidata ad Alessio Marrari, voce narrante capace di guidare il pubblico con ritmo ed emozione, mentre la GX Fashion Week 2025 conferma il suo legame con l’Italia e in particolare con Novara, città che ospita la sede centrale dell’organizzazione. Qui batte il cuore di un progetto che sotto la guida di Gentiana Dervishi ha saputo trasformare la moda in un linguaggio universale celebrando la creatività mondiale e onorando i grandi maestri come Giorgio Armani. La GX Fashion Week 2025 non è stata solo moda ma poesia, emozione, spiritualità e arte viva, un patrimonio che da Novara conquista Milano, Parigi e il mondo.

Credits: Arjentina Kola, Nicola Giordano, Yutaka Mori, Genta Mema, Janih Ch, George Meviben, Martina Terranova, Frank Lunenschloss, Takafumi Kawagoe, Anna Seregni, Marco Galli

GX FASHION WEEK MILANO

 

Umberto Michele Perrera

Albanian Design Academy

Ðurđa Đukić

Griffe Academy

Sora Watanabe

Nina Tsiklauri

GX FASHION WEEK PARIS

Topmodel TV, Collective Austria

Maya Hasegawa

Mokodu Fall

Collettivo MUBRI

Nicteel by Owana Lima