Daje Novara FC daje, buon campionato 2023/2024

Condividi sulla tua pagina social

by Simone Balocco

 

Con il calcio d’inizio fissato per lunedì alle ore 20:45, inizierà la stagione 2023/2024 del Novara Football Club: la squadra azzurra debutterà al “Moccagatta” di Alessandria contro i padroni di casa, mentre la domenica successiva, con kick off alle ore 18:30, Ranieri e compagni debutteranno al “Piola”, sul nuovo manto sintetico sistemato poco prima di Ferragosto, contro la Pro Patria.

In terra mandrogna la squadra azzurra tornerà a giocare partite ufficiali dal’11 maggio quando, al “Gavagnin-Nocini”, prese tre “pere” dalla Virtus Verona, uscendo subito dai play off. Lunedì saranno passati 116 giorni da quella débâcle ed in casa Novara FC sembra passata una vita.

E’ cambiato tutto, o quasi: Daniele Buzzegoli ha preso il posto di Marco Marchionni, Simone di Battista è il nuovo direttore sportivo al posto di Marcello Pitino e della rosa precedente sono rimasti solo dieci giocatori. E anche a livello di management c’è una novità: il gruppo emiratino Racing City Group Sport Services, con sede a Abu Dhabi, facente capo a Naser Al-Tamini, lo scorso luglio ha rilevato l’8% della società azzurra: il 30 settembre (ma forse anche prima), questo gruppo dovrebbe rilevare anche il restante 92%. E’ risaputo da tempo che il patron Ferranti è intenzionato a cedere tutta la sua quota e vendere la squadra che lui ha creato venerdì 20 agosto 2021: ad inizio giugno lo stesso presidente azzurro era ad un passo dal venderla, salvo poi cambiare idea dopo aver incontrato alcuni potenziali acquirenti. Parrebbe che entro fine settembre ci sarà il closing, con il passaggio di consegne tra l’ingegnere romano e l’imprenditore emiratino.

Ferranti in queste due stagioni ha speso davvero tanto di tasca propria per la “sua” creatura e non se la sente più di continuare, ma vuole lasciarla in buone mani. Per questa stagione però ha deciso di investire quasi esclusivamente su giocatori giovani, così da trarre benefici economici da parte della Lega Pro che premia le società che fanno giocare tanti minuti ai giovani calciatori, a differenza di quanto fatto la scorsa da parte della società azzurra dove i giovani erano davvero pochi. Ed infatti nei primi giorni di mercato sono state definite diverse rescissioni contrattuali affinché la società potesse risparmiare per investire negli ingaggi di giovani atleti: a lasciare l’azzurro sono stati, ad esempio, Gonzalez, Rocca, Ciancio e Benalouane. A parte l’attaccante argentino che ha deciso spontaneamente di lasciare la società prima che finisse lo scorso campionato, gli altri sono stati accompagnati alla porta, portando ossigeno nelle casse azzurre tagliando i loro onerosi ingaggi (e con Ciancio la squadra ha anche monetizzato cedendolo all’Alessandria). Ovviamente tutti i giocatori in prestito sono tornati alla loro base e nessuno è stato confermato: è difficile che un “prestito” venga confermato anche per la stagione successiva, ma se fosse stato possibile pochi tifosi avrebbero voluto che alcuni giocatori in quella posizione contrattuale fossero rimasti. Gli ultimi giorni di mercato il direttore sportivo di Battista ha piazzato una vendita (Buric al Legnago Salus) e due rescissioni (Pissardo e Gonçalves).

Il Novara 2023/2024 è totalmente nuovo, giovane (età media 23 anni) e pronto ad affrontare la nuova stagione. Nel precampionato i nuovi acquisti hanno fatto vedere cose importanti: starà poi a loro fare bene e rispettare le attese durante il corso della stagione. Si dice che con tanti giovani in Serie C non si possa fare bene e che serva esperienza in un campionato tosto come la terza serie nazionale, ma mai dire mai.

C’è tanta hype verso tutti.

C’è tanta hype verso Daniele Buzzegoli, una persona che a Novara non ha bisogno di presentazioni. Ex giocatore del fu Novara Calcio, il tecnico di Lastra a Signa è alla seconda panchina della carriera dopo l’esperienza con i toscani del San Donato Tavarnelle (con retrocessione in Serie D dopo i play out persi contro l’Alessandria). La notizia che “Buba” sarebbe diventato il nuovo allenatore del club (il quarto in tre stagioni) ha fatto tornare il sorriso ad una tifoseria arrabbiata per come si è conclusa la stagione precedente e la stessa durante il pre-campionato non ha fatto mancare il supporto al 40enne tecnico toscano e ai suoi ragazzi. Il bilancio delle partite estive è stato molto positivo (undici partite con otto vittorie e tre sconfitte con 24 gol fatti e tredici incassati) e la squadra ha risposto bene alle indicazioni di Buzzegoli. I tifosi sperano di divertirsi e di togliersi tante soddisfazioni, consapevoli che la squadra potrebbe non lottare per i piani alti della classifica, anche se si sa che il calcio è scienza inesatta per antonomasia. E la scelta di affidare la panchina ad un tecnico emergente che conosce la piazza (la “piazza” del Novara Fooball Club è la stessa del Novara Calcio) sembrerebbe essere stata una scelta azzeccata (anche se poi sarà il campo a dare il suo verdetto).

C’è tanta hype verso la squadra allestita dal direttore sportivo Simone di Battista (il quinto in tre stagioni), un ds giovane abituato a lavorare e a scoprire giovani talenti e con un passato manageriale tra Borgosesia, Fiorenzuola, Piacenza e Cremona. Ed infatti ha portato sotto la Cupola ben undici giocatori nati dal 2001 (compreso) in poi (Boscolo Palo, Scaringi, Boccia, Savini, Caradonna, Prinelli, Migliardi, Gerbino, Corti, Donadio e Speranza) e sei nati prima del 2000 (Rossetti, Scappini, Gerardini, Catania, Bagatti e d’Orazio), cui si aggiungono i sei nati prima del 2000 compreso (Desjardins, di Munno, Bertoncini, Ranieri, Bonaccorsi, Urso e Calcagni) e l’unico 2001 (Omar Khailoti) presenti nella rosa della scorsa stagione, uniti a cinque ragazzi ex Primavera 4 nati tra il 2004 ed il 2005 (Menegaldo, Martinazzo, Valenti, Saidi e Fragomeni). Molti giovani neoacquisti sembrano già a loro agio, altri sono da “registrare”, molti saranno al debutto in Serie C, altri hanno già esperienza alle spalle. Un bel mix di giocatori che in campo devono essere, come ha detto di Battista nella conferenza stampa di presentazione, “undici Stefano Andreoli”, riferendosi all’ex giocatore del Novara preso dal direttore sportivo di Borgosesia come esempio di lotta, garra, abnegazione e sudore in campo.

Nuovo capitano della squadra sarà Roberto Ranieri, 26 anni, dalla scorsa stagione a Novara, regista à la Buzzegoli e con oltre 230 presenze in Serie C in carriera.

C’è anche tanta hype vedere come risponderà la tifoseria: alla chiusura del mercato sono state staccate oltre 1.300 tessere (lo scorso anno gli “abbo” sono stati complessivamente 2.107), ma la campagna abbonamenti chiuderà sabato 16 settembre. C’è da vedere come risponderà la piazza dopo due stagioni di alti (promozione in Serie C a meno di un anno di vita della società) e bassi (la scorsa stagione, davvero complicata e negativa sotto tutti i punti di vista). Il claim della campagna abbonamenti (“Novara Siamo Noi”) evidenzia la volontà di porre i tifosi al “centro del villaggio” e farli felici. Come dire, parafrasando una celebre battuta di un film comico italiano del 1982: “la vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”. Molti tifosi sono ancora scottati dalla scorsa stagione, una stagione iniziata nei migliore dei modi (primo posto solitario dopo sei giornate) e finita malissimo (paura a marzo di non risalire dalla zona play out, play off acciuffati per i capelli e tre “sberle” contro la Virtus Verona nel primo turno), ma tra i supporter c’è ottimismo e la consapevolezza che, magari, senza ampli proclami come la scorsa estate, potrebbe essere una stagione esaltante.

L’attesa è finita: da lunedì sera si tornerà a fare sul serio. Ci saranno in palio i tre punti. Saranno 38 partite da vivere intensamente: la squadra perderà, vincerà, giocherà bene, giocherà male ma l’importante è che esca sempre dal campo con la maglia sudata e conscia di dover lottare su ogni pallone al “Piola” quanto negli stadi avversari.