Albania Fashion Week 2025 porta il talento e la creatività albanese nel circuito internazionale della moda, unendo giovani designer emergenti e grandi nomi del panorama globale in un evento che celebra l’eccellenza sartoriale, l’innovazione stilistica e la valorizzazione della tradizione culturale del Paese.
Il 25 ottobre 2025 ha segnato una tappa storica e di straordinaria rilevanza per il panorama della moda albanese. Gentiana Dervishi, albanese con cittadinanza italiana, residente nella nostra Novara, e fondatrice di Albania Fashion Week, ha inaugurato ufficialmente la prima edizione moderna e istituzionalmente riconosciuta della manifestazione, realizzando la sua visione di collocare il talento e la creatività albanese al centro della scena internazionale della moda e, al contempo, di attrarre in Albania designer e stilisti di caratura globale, creando un ponte virtuoso tra cultura locale e tendenze mondiali. L’evento si è svolto nel prestigioso Palazzo dei Congressi di Tirana, edificio di straordinaria rilevanza storica e culturale, ubicato di fronte al Palazzo degli Uffici Presidenziali, nel cuore del distretto istituzionale della capitale. La scelta della location non è stata casuale, poiché sottolinea il peso istituzionale e simbolico della manifestazione, conferendo un respiro internazionale e un riconoscimento istituzionale alla moda albanese, storicamente pronta a consolidarsi come settore strategico e promotore dell’immagine culturale del Paese. AFW si distingue come piattaforma internazionale di riferimento, in cui eccellenza sartoriale, innovazione stilistica e sostenibilità ambientale convergono armoniosamente. La rassegna ha saputo valorizzare sia i giovani talenti albanesi, studenti e designer emergenti, sia stilisti di fama internazionale, creando un ecosistema in cui il dialogo tra esperienza consolidata e creatività emergente diventa motore di innovazione e visibilità globale. L’evento ha registrato oltre 500 presenze, tra cui media nazionali, giornalisti di rilevanza strategica, rappresentanti istituzionali, influencer, buyer internazionali e personalità del mondo dello spettacolo, confermando immediatamente la rassegna come punto di riferimento imprescindibile nel calendario della moda albanese e internazionale. Dopo l’evento, Gentiana Dervishi ha dichiarato: “Nonostante siano ormai 23 anni che vivo in Italia, il mio legame con la mia terra, l’Albania, si è consolidato e rafforzato negli anni fino a diventare insostituibile. Sentivo la necessità, con ogni fibra del mio essere, di realizzare qualcosa di significativo e duraturo per il mio Paese. In qualità di ideatrice e promotrice di numerose edizioni di successo delle GX Fashion Week di Milano e Parigi, manifestazioni che hanno visto esibirsi stilisti di fama internazionale applauditi dai palcoscenici più prestigiosi, sentivo che era giunto il momento di portare questa esperienza nel mio Paese natale. L’Albania, a mio giudizio, è uno dei Paesi europei che sta evolvendo con maggiore responsabilità e con passi da gigante, e meritava una piattaforma che valorizzasse il suo potenziale creativo e culturale. Oggi il mondo potrà scoprire la creatività, l’eleganza e la forza del talento albanese, mentre il nostro Paese accoglie i grandi nomi della moda internazionale. Con immenso orgoglio e profondo amore, ha dichiaro ufficialmente aperta AFW 2025!” In un gesto altamente simbolico e scenograficamente suggestivo, il nastro rosso è stato tagliato direttamente sulla passerella, non più davanti a un edificio istituzionale, ma sotto gli sguardi vigili e ammirati di un pubblico numeroso e selezionato, che ha accolto con applausi calorosi e consenso unanime la sua eleganza impeccabile, la precisione organizzativa e la visione strategica innovativa. Questo momento ha sancito l’inizio di un capitolo destinato a lasciare un’impronta duratura nel mondo della moda internazionale e a posizionare l’Albania come nuovo protagonista emergente e sofisticato sulla scena fashion globale. A rendere grande questa prima edizione di AFW si sono resi protagonisti per talento, tradizione ed innovazione in passerella talenti locali e internazionali, emergenti ed affermati, che hanno combinato creatività, artigianalità e ricerca estetica. Etnik Shala, uno dei principali designer kosovari contemporanei, ha presentato collezioni iconiche come Etnikografi e Symphony of Flower. Riconosciuto per il legame con la cultura albanese, ha aperto il suo primo atelier a soli 17 anni e ha ricevuto premi internazionali come il “Grand Prix” e il “Big See Award”. Le sue creazioni combinano sensibilità culturale, estetica contemporanea e artigianalità, confermandolo come punto di riferimento nel fashion balcanico. Tommaso Pieri, fondatore del brand SartoriaPieri, ha trasformato la moda in linguaggio dell’anima, creando abiti unici che uniscono introspezione, emozione e significato, realizzati in collaborazione con artigiani di eccellenza. Ogni capo racconta storie di trasformazione e autenticità. L’Albanian Design Academy, scuola professionale che, da 17 anni, forma designer di talento, guidata da Ardi Asllani, che insegna design, ed Elsida Pepa, specializzata in modellistica, offre anche corsi complementari, come merchandising e modellismo assistito al computer, oltre a garantire una solida formazione, supporta i propri studenti anche dopo la laurea, offrendo tirocini e assistenza nella creazione di marchi personali. Molti dei suoi ex allievi sono oggi figure di successo nel settore della moda in Albania. Per tale accademia sono stati presentati gli abiti di nove stilisti emergenti, tra cui Aslama Galicaj con la collezione Elaila la quale, esplorando la luce interiore e il velo come simbolo di dignità, ha coniugato comfort urbano e profondità spirituale, trasformando modestia e riservatezza in eleganza consapevole. Bukurie Cani, con Mitara Shinu, ha raccontato fragilità e bellezza nascosta attraverso contrasti di bianco e nero e pennellate ispirate all’arte orientale, trasformando ogni capo in un linguaggio silenzioso dell’anima. Anjeza Baraku, con Renew, ha reinterpretato capi vintage, celebrando l’autenticità e la continuità dell’individualità in un mondo dominato dalle tendenze. Denisa Paça, con Whisper of White, ha unito scuba e tulle per creare abiti leggeri e strutturati, trasformando la delicatezza in armonia estetica e potenza silenziosa. Rexhina Kurti, formata con Ardi Asllani e attiva nel brand Kurt_Istore, ha presentato “Një vegim mes imagjinatës dhe reales”, esplorando il confine tra sogno e realtà. I capi combinano trasparenze eteree, bianco e nero e dettagli voluminosi, trasformando la passerella in esperienza poetica. Ezgi Özalan, collezione Titanya, nata a Istanbul e cresciuta in Albania, ha proposto creazioni cucite a mano, volumetriche ma delicate, che trasformano tessuti semplici in opere d’arte viventi, unendo forza e sensibilità. Klarisa Vulaj, laureata alla Albanian Design Academy, ha presentato creazioni che interpretano la moda come linguaggio espressivo, combinando tessuti, colori e forme per esprimere personalità ed emozioni. Aurela Kalemi, con Warrior Grace, ha celebrato la donna come fusione di forza e grazia, ispirandosi al mondo antico e al cinema, con silhouette fluide, dettagli dorati e movimento armonico. Megisa Margjegja, con Në Gjirin e Tokës, ha esplorato il legame tra uomo e natura, usando ferro e pelle come linguaggio emotivo: il ferro evoca lotta e resilienza, la pelle radici e sostegno. Gli abiti richiamano elementi naturali, creando un equilibrio tra forza e autenticità. Blendina Katona, originaria del Kosovo, laureata presso l’Istituto Internazionale Fashion di Iset Curi, ha presentato Active Women, ispirandosi alla donna d’affari degli anni ’80. La collezione fonde abbigliamento maschile e femminile, accessori vintage e versatilità, pensata per accompagnare la donna moderna in ogni momento della giornata. Edita Nimanbegu Barović, fondatrice di Eden Atelier, ha mostrato Sculpted Silence, fondendo minimalismo, linee architettoniche e silhouette femminili. I dettagli artigianali, volumi marcati e linee nette hanno raccontato il potere silenzioso e l’eleganza controllata di ogni donna. La Griffe Academy, scuola specializzata in design, styling e arti della bellezza, ha portato in passerella diversi talenti. Mimoza Alla, con Mimo Style Artist, ha presentato capi artigianali albanesi unendo tradizione e contemporaneità. Shpresime Demollari, con Amuse, ha celebrato eleganza e femminilità attraverso abiti dalle linee pulite e forme naturali. Alba Selmanaj ha trasformato ogni capo in racconto poetico, esprimendo forza e delicatezza attraverso tagli, cuciture e tessuti. Valbona Doksani Hoxhaj ha coniugato tecnica e creatività in abiti moderni e raffinati, esaltando personalità e carattere. Tradita Popullore ha coniugato un ponte tra storia e cultura albanese come specchio vivo della tradizione e dell’identità nazionale. “Tradita Popullore” si è distinta per la produzione artigianale di capi provenienti da tutte le regioni dell’Albania, curati nei minimi dettagli e realizzati con materiali tipici di alta qualità. Dalla xhubleta del Nord, con i suoi motivi antichi, ai dimiqti, ogni elemento riflette autenticità, maestria e rispetto per il patrimonio culturale. Con passione e professionalità preserva l’eredità sartoriale albanese, trasformando ogni costume in un simbolo della storia e dell’identità nazionale, capace di raccontare le tradizioni di ieri e tramandarle alle generazioni future. A chiudere le sfilate Giuseppe Fata, uno dei nomi di spicco del Made in Italy, riconosciuto come “il genio dell’arte sulla testa” e premiato come miglior designer all’Università Boulevard di Parigi. Ha collaborato con maison come Valentino, Chanel, Dior e Lagerfeld, e con star internazionali del cinema, tra cui Sean Connery e Nicole Kidman, partecipando a festival come Cannes, Los Angeles e Venezia. Le sue creazioni hanno calcato passerelle internazionali tra Milano, Parigi, New York, Londra e Dubai, e sono state pubblicate su Vogue, L’Officiel e Harper’s Bazaar. Vincitore di tre premi Oscar della moda a Dubai, ha contribuito a grandi eventi come Eurovision, X Factor, Festival di Sanremo e il Met Gala. Ad aprile 2023, le sue opere di arte sacra sono state consacrate in Terra Santa, ricevendo riconoscimenti ufficiali dal Console di Gerusalemme e dalla Basilica di Betlemme. Alessia Xhafa ha coordinato AFW come responsabile del backstage e del team tecnico, orchestrando modelli, styling e tempi di sfilata con precisione e stile. Alessio Marrari, comunicatore e blogger, ha co-coordinato l’evento, apportando la sua esperienza nella comunicazione e negli eventi di moda. Fondamentale è stato anche il contributo di Arjentina Kola e Julian Napoleoni, rispettivamente fotografa professionista e titolare di Portraitlife.eu, che ha supportato la direzione curando i dettagli organizzativi e valorizzando la manifestazione nella sua interezza con la sua esperienza, e Julian supportato il team portando la propria esperienza nella regia e coordinamento tecnico, assicurando così che ogni aspetto della manifestazione abbia funzionato in perfetta armonia. Gli Hair & Make‑up Artist della AFW sono stati: Eglantina Picari, Dea Marchetti, Angela Raicu, Motoc Monica, Brunilda Mandri, Valentina Shala, Patriche Roxana Maria, Sefora Lazarut, Constantina Maria, Oltjana Muca, Ersuela Duraj e Maletaj Boris, Michele Palmisano, Endri Ramaliu, Klea Baboci, Minushe Dauti, Marjeta Shahini, tutti coordinati da Alex Radulescu, Diana Jaupi e Roberto Rosini, che hanno garantito styling e trucco in perfetta sintonia con la visione artistica della sfilata.
(Credits: Arjentina Kola, Genta Mema, Martina Terranova, Ana Nikollaj, Valentina Krasilte, Kristina Shkurti)
Albanian Design Academy


Blendina Katona

Etnik

Eden

La Griffe Academy

Tommaso Pieri

Giuseppe Fata

Tradita Polullore

Gentiana Dervishi

