by Simone Balocco
Ci pensano l’eterno Raffaele Rubino e Matthias Lepiller a pareggiare una partita che, in parte condizionata da un arbitraggio discutibile, il Latina aveva praticamente in mano vincendo per 0 a 2 alla fine del primo tempo.
Le due squadre, che si incontravano per la prima volta nella loro storia, sono arrivate al match con animi differenti: gli azzurri dopo i pareggi in casa con il Cesena e di Crotone dopo tre sconfitte consecutive, i pontini con il cambio di allenatore erano in serie positiva da ben nove partite e con il pareggio di ieri la striscia si allunga a dieci. Con quattro reti subite.
Aglietti ha dovuto fare i conti con un’infermeria ancora troppo piena: Salviato non si è ancora ripreso dall’infortunio subito a Crotone, Mori è ancora alle prese con i soliti problemi, Nava e Bastrini sono ancora lungodegenti. E ha fatto di necessità virtù: Marianini terzino destro. Con risultati molto positivi. In panchina per scelta tecnica Comi e Katidis, Iemmello in tribuna.
Il mister toscano del Novara ha messo in campo il terzo 4-4-2 consecutivo della stagione: Kosicky tra i pali, sulle fasce Marianini e Potouridis, Ludi e Perticone coppia centrale, Buzzegoli, Pesce, Faragò e Lazzari a centrocampo, davanti Pablo Gonzalez e capitan Raffaele Rubino. Breda, tecnico del Latina, ha messo in campo un 4-4-2 con Iacobucci tra i pali, la difesa con Cottafava, Maltese, Brosco e l’ex Alhassan, a centrocampo Crimi, Riskosky, Morrone e Jefferson, davanti Jonathas ed Esposito. Arbitro dell’incontro il sig. Pasqua di Tivoli. Presenti al “Piola” circa 4700 tifosi, di cui una cinquantina dalla città laziale. Da notare che la società per questa partita ha lanciato l’iniziativa di far pagare 1 euro a tutti i ragazzi di età inferiore ai 18 anni in curva.
E’ il Novara che inizia a giocare e si fa pericoloso dopo 5 minuti con un colpo di testa del solito Rubino che il pronto Iacobucci para ed impedisce al Novara di segnare. Il Novara sa che non può perdere altri punti per perdere contatto con la zona tranquilla della classifica, ma a sinistra Potouridis sembra soffrire molto la spinta dei nerazzurri laziali.
Il fatto che cambia il risultato arriva al 21′: palla a centrocampo, Pesce la perde in un contrasto e Jonathas di destra calcia da 25 metri e la “mette” di destro nell’angolino basso alla sinistra di Kosicky. Il Novara è già sotto. Per il brasiliano, specialista nei tiri da fuori, quarta marcatura stagionale.
Gli azzurri non hanno giocato male fino al vantaggio degli ospiti, ma non riescono a concludere in porta un’azione: Lazzari si rende molto pericoloso e Faragò contiene gli avversari, ma davvero la situazione si fa critica.
La criticità tocca l’apice al 31′ quanto nell’area di rigore, a sinistra, Pesce si scontra con Crimi e l’Under21 cade a terra. Per Pasqua non ci sono dubbi, calcio di rigore per il Latina. Sul dischetto Jonathas che segna con Kosicky che intuisce la traiettoria ma non para il tiro del brasiliano. Dopo 32′ il Novara è sotto di due reti e al “Piola” inizia ad arrivare il “freddo” fra i tifosi. Anche se gli stessi tifosi protestano vivacemente contro il direttore di gara in quanto Crimi furbamente ha accentuato la caduta portando Pasqua a decretare il calcio di rigore. Fino a quel momento, rigore compreso, arbitraggio insufficente.
Il quarantacinquesimo minuto per i novaresi arriva a fatica e tra i tifosi iniziano a volare paroloni contro alcuni giocatori e dirigenza, mentre la Curva Nord, presentatasi con il nuovo striscione “Curva Nord Novara” continua per tutto il primo a tempo ad incoraggiare i giocatori in campo. Ma nell’intervallo Aglietti non può dire “bravi, continuate così che va bene”, ma deve strigliare la squadra perchè 0 a 2 in casa è tanto.
La ripresa si apre subito con un cambio: fuori Potouridis dentro Lepiller. Il Novara inizia il secondo tempo con i giocatori che hanno terminato la scorsa stagione: sostituendo il capitano dell’Under21 greca tra gli spalti si alza un coro unanime, ovvero la bocciatura della campagna acquisti estiva e se si arriva a giocare con i “vecchi” qualcosa di buono potrebbe arrivare. L’ingresso del numero 7 ha portato il Novara dal 4-4-2 ad un estremo 4-2-4, come dire: ragazzi, andiamo a pareggiare questa partita.
Al 52′ è ancora Rubino di testa ad impensierire Iacobucci, ancora di testa ma ancora una volta la palla non entra. Il capitano azzurro cerca di caricare i propri compagni dicendo che niente è ancora perduto.
E ha detto bene, il bomber-simbolo del Novara: minuto 56′, cross dalla destra di Marianini, Rubino di testa colpisce e batte (finalmente) il portiere ex Spezia. Novara 1 Latina 2, secondo gol stagionale per il barese, 82° gol in campionato in maglia azzurra, portandosi a 4 reti dal secondo posto di Piola, solo che i gol totali di Rubino sono in totale 86 con le reti di Coppa Italia e il primato è stato eguagliato. Ma tant’è: un giocatore del 1979 crossa e un 1978 segna, con buona pace dei giovani in panchina.
La partita da “irrecuperabile” diventa “recuperabile”: da allora e fino al 96′, in campo di vedrà solo il Novara che prova in tutti i modi a pareggiare la partita. Pesce, autore (suo malgrado) delle due azioni che hanno portato gli ospiti in vantaggio, sembra un altro e lotta su ogni pallone con la solità forza e caparbietà, Faragò giganteggia e recupera palloni su palloni, Lazzari fa partite a sè da diverse giornate. Non ingrano però due giocatori che sono alcune partite fuori forma, Buzzegoli e Gonzalez. Al 65′ Aglietti richiama in panchina il toscano facendo entrare Genevrier. Per “Buba” pioggia di applausi ugualmente, perchè sebbene non sia al top non ha mai fatto mancare il suo apporto.e al 79′ esce anche il “cartero” per Zoran Josipovic, al debutto in campionato tra le mura amiche.
Con l’ingresso dello svizzero il messaggio è chiaro: il Novara vuole pareggiare. E il pareggio arriva: Lepiller perde palla sugli sviluppi di un calcio d’angolo in favore del Novara, la recupera subito, si discosta dal marcatore e fa partire un missile di sinistro che batte Iacobucci. Miracolosamente il Novara ha pareggiato con i pontini che non sono riusciti a difendere il risultato, anche se dopo l’uno-due non si sono chiusi, ma non hanno tirato i remi in barca.
Tra i tifosi novaresi serpeggia ottismo e sono consci del fatto che finalmente possono arrivare i tre punti. Il Novara chiude in avanti la partita e il Latina non si fa mai vedere dalle parti di Kosicky.
Dopo sei minuti di recupero, dovuti anche ad alcune perdite di tempo latinensi, Pasqua da il “triplice” e pone fine alla contesa. Un Novara mai domo e molto sicuro di sè ha raddrizzato una partita che forse un mese fa avrebbe perso, anche con un altro gol di scarto.
Ovviamente in casa azzurra è festa perchè recuperare due reti in mezz’ora non è da poco, anche se sono solo tre punti in sei partite con la zona playout ancora lì a mettere paura.
L’asse Marianini-Rubino (69 anni in due) ha fatto ricordare ai giovani che la pagnotta la si deve sudare e questi due “giovanotti” che non dovevano neanche partire titolari quest’estate stanno ribaltando le gerarchie: Rubino ha fatto due reti in due partite (diciamo in 100 minuti di gioco), il “Maria” ogni volta che viene chiamato in causa esce sempre dal campo con la fascia tergisudore intrisa di dello stesso.
A differenza di altre volte, la squadra ha dimostrato di esserci anche se gli acquisti di quest’estate potrebbero essere messi in discussione. Chi ha fatto bene tra i nuovi è stato Zoran Josipovic, svizzero di origine serba che ha compiuto 18 anni il giorno di Avellino-Novara, arrivato a fine agosto dalla Juventus Primavera e che ieri ha fatto vedere di cose pregevoli ed autorevolezza. L’età è dalla sua e avrà altre occasioni per mettersi in mostra.
La prossima partita del Novara sarà domenica pomeriggio alle ore 15 contro l’ultima (in ordeine) delle neopromosse, il Trapani, al “Provinciale” di Erice per la prima volta del Novara in terra trapanese. Ci saranno due defezioni causa Nazionali, ovvero le assenze di “Gianni” Potouridis in Under21 greca e quella di Thomas Kosicky, convocato per l’amichevole tra la Slovacchia e Gibilterra. Se per il barbuto numero 3 questa sarà l’ennesima partita nella selezione Under del suo paese, per il gigante di Bratislava quella contro la piccola Nazionale rappresenta la sua prima volta. Quindi a Trapani giocherà, anzi debutterà, Luca Tomasig. Un ottimo banco di prova per il 30enne goriziano, acquistato dalla Reggiana l’ultimo giorno di mercato. Tra i tifosi c’è il timore che le Nazionali possano fare del male al Novara, privando i giocatori più importanti nei momenti cruciali del campionato, anche perchè la B non si ferma come fa la serie A quando giocano le Selezioni nazionali. E non è sicuro che il numero 1 del Novara possa giocare nella partita amichevole.
Dopo Trapani, il Novara tornerà al “Piola” il 22 novembre nel “friday match” serale contro il Pescara e il sabato successivo andrà a far visita al Palermo, per poi rigiocare in casa contro il Modena dell’ex Mazzarani.