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Città di Novara

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Galabinov risponde a Ganz e Novara che mantiene il quarto posto (a pari punti con il Cesena)

DiSimone Balocco

Feb 14, 2016

by Simone Balocco

tifosi novaraChi l’ha detto che l’ultima in classifica debba sempre soffrire (e magari anche perdere) contro le squadre più quotate? La partita di ieri pomeriggio del “Sinigaglia” di Como ha smentito questo luogo comune: i ragazzi di Gianluca Festa, ventiduesimi ed ultimi in classifica, hanno messo sotto il Novara quarto e per un pelo non portavano a casa la vittoria.

,Partita non bellissima, ma che ha visto prevalere (ai punti) i padroni di casa, una delle squadre più in forma finora del campionato, tanto da aver conquistato undici punti nelle ultime otto partite giocate. Il Novara nello stesso lasso di tempo (ovvero dal 19 dicembre scorso, vittoria ad Ascoli), di punti ne ha fatti otto e nel girone di ritorno ha fatto quattro punti in cinque partite. Como ultimo in classifica da settembre, ma che quando vede il Novara si “trasforma”: all’andata i lariani si imposero per 0 a 2 (autogol Faraoni e rete di Ebagua, ora al Vicenza) ed azzurri che in casa lariana non vincono dal 6 settembre 2009 (Lega Pro), quando Motta e Rubino espugnarono il “Sinigaglia. Nella scorsa stagione, inoltre, il Novara ha giocato a Como due volte ed in entrambi i casi ha perso (2 a 0 in Coppa Italia di Lega Pro; 1 a 0 in campionato con gol dei padroni di casa in netto fuorigioco). Insomma, “Sinigaglia” tabù per gli azzurri che in 30 partite in riva a “a quel ramo del lago di Como” hanno vinto sei volte, pareggiato undici e perso dodici.

Baroni ha schierato il solito 4-2-3-1 con David da Costa in porta; difesa con la confermata coppia centrale costituita da Magnus Troest e Cristian dell’Orco con Davide Faraoni ed Agostino Garofalo esterni; mediana “gestita” da Federico Casarini e Nicolas Viola in appoggio ai trequartisti Lorenzo Dickmann, Enis Nadarevic e Davide Lanzafame, con l’unica punta capitan Felice Evacuo; i lariani sono scesi in campo con un 4-3-3 che ha visto il giovane talento Scuffet in difesa dei pali; Marconi, Giosa, Casasola e Brillante in difesa; Bessa, Barella e Fietta a comporre i tre di centrocampo e tridente d’attacco formato da Basha in appoggio a Ganz e Pettinari. Arbitro dell’incontro è stato il signor Aleandro di Paolo di Avezzano. La curva ospiti ha visto la presenza di ben quattrocento cuori azzurri che hanno raggiunto Como in treno ed in macchina.

Il primo tempo ha visto i minuti iniziali e quelli finali di puro stampo comasco, con un Ganz davvero in condizione.

Al 14′ un colpo di testa (su assist di Bessa) dell’attaccante di Genova è finito alto sopra la traversa .

Il Novara si è difeso ma non è mai stato messo sotto, ma ha provato a farsi vedere dalle parti di Scuffet con Lanzafame e Nadarevic, senza fortuna.

Al minuto 37′ il Como ha protestato per un calcio di rigore non assegnato: in area Lanzafame ha toccato con la gamba destra Pettinari, che si è lasciato cadere. Ammonizione per il numero 8 del Como per simulazione: il numero 37 azzurro ha avvicinato sì la gamba al giocatore avversario, ma il suo “gesto” non ha compromesso la corsa dell’avversario che, furbescamente, è caduto a terra

Al 41′ miracolo di da Costa su Ganz: lancio lungo di Manconi che ha superato i difensori novaresi e che ha trovato sulla destra Ganz. Il numero 9 lariano a calciato di destro addosso a da Costa che ha deviato in corner.

Al 45′ di Paolo non ha concesso minuti extra e ha mandato tutti negli spogliatoi: migliori in campo in casa Novara dell’Orco e da Costa, mentre abulici al gioco sono stati Faraoni ed Evacuo. Nelle fila lariane, buone le prove di Ganz, Pettinari e Bessa.

La ripresa è iniziata con i ventidue effettivi della prima frazione di gioco.

Al 55′ primo cambio della partita: fuori Basha per Ghezzal. Tre minuti dopo Baroni ha tolto uno spento (e già ammonito) Faraoni per Daniele Buzzegoli.

Al 63′ “pasticcio” a centrocampo per il Como: Nadarevic prende palla a due avversari e si invola verso Scuffet. Dopo aver scartato un avversario a ridosso dell’area, il suo sinistro è stato deviato in corner: pericolosi, come a Chiavari e contro l’Avellino, il trequartista bosniaco ed il suo piede preferito. Dagli effetti del corner, Lanzafame ha “spizzato” di testa di poco alto sopra la traversa.

Al 69′ secondo cambio per il Novara: out Evacuo, dentro Andrej Galabinov.

Due minuti dopo il Como si è visto annullare un gol a Pettinari per posizione chiara di off side e poi lo stesso numero 8 ha avuto due occasioni ravvicinate per segnare, ma gli ottimi riflessi di da Costa e poi di dell’Orco hanno impedito il vantaggio comasco.

Al 31′ il Como è passato in vantaggio: cross dalla destra di Marconi (con Garofalo un po’ in affanno nell’impedirgli il tiro) e Ganz di testa, marcato da Troest, ha insaccato per il vantaggio dei padroni di casa. Decima rete stagionale per l’attaccante scuola Milan e partita che si è messa pesantemente in salita per il Novara.

Un minuto dopo il gol, Baroni ha effettuato il suo terzo ed ultimo cambio: dentro Pablo Andres Gonzalez per Lanzafame. Il centrocampista torinese dopo un avvio sprintoso ha ceduto il passo e ha fatto poco fino al cambio.

Ma al 35′ il Novara ha trovato il pareggio: cross lungo di Buzzegoli da metà campo e palla che viene arpionata da Galabinov che di destro ha battuto Scuffet proprio sotto il settore riservato ai tifosi azzurri. Ottava rete in campionato per il numero 16 di Sofia e Novara che ha raddrizzato una partita che sembrava compromessa.

Sei minuti dopo traversa comasca che trema: punizione dai venti metri di Viola e palla che si “stampa” sul legno superiore

Tra il 42′ ed il 46′, Festa ha tolto Pettinari e Ganz per Gerardi e Cristiani: Como a trazione anteriore negli ultimissimi minuti di partita.

Allo scadere del terzo minuto di recupero, miracolo di da Costa su rovesciata di Gerardi da due metri. Ottimo il riflesso del numero 1 del Novara che si è confermato (per l’ennesima partita in stagione) un vero baluardo.

Al 48′ di Paolo ha mandato tutti negli spogliatoi: pareggio beffa per il Como, pareggio meritato per il Novara che però hai “punti” ha lasciato qualche cosa agli avversari, davvero in ottima forma e lontani parenti dei lariani della partita d’andata. Il “gruppo Novara” ha cercato con le unghie e con i denti di pareggiare la partita e ce l’ha fatta, anche per la gioia dei quattrocento cuori azzurri assiepati in curva ospite.

Novara non eccezionale e che per la prima volta in stagione ha visto l’avversario di turno segnare prima di lui.

Migliori in campo Cristian dell’Orco, a suo agio nella posizione di centrale sinistro di difesa (ruolo già ricoperto due anni fa alla Feralpi Salò), David da Costa e Andrej Galabinov. Attente anche le prove di Viola e di Troest. In difficoltà Evacuo, Faraoni e Garofalo.

Il Novara ora avrà di fronte a sé due turni casalinghi consecutivi contro Ternana (sabato 20, ore 15) e Pro Vercelli (venerdì 26 febbraio, ore 19). Obiettivo sei punti in vista anche della trasferta-anticipo di Cagliari contro i rossoblù lunedì 29 febbraio alle 20:30